Finanza Notizie Italia Debito pubblico ed effetti Covid: dato aprile risale a 2.467,1 mld. Giù le entrate tributarie  

Debito pubblico ed effetti Covid: dato aprile risale a 2.467,1 mld. Giù le entrate tributarie  

15 Giugno 2020 11:35

 

Cominciano a vedersi le conseguenze del lockdown in termini di maggiori spese e minori introiti. Nel mese di aprile il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 36 miliardi di euro rispetto al mese precedente, raggiungendo la soglia di 2.467,1 miliardi dai 2.431,1 miliardi di marzo. Nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” la Banca d’Italia spiega che l’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (17,7 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (16,8 miliardi, a 46,9); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno nel complesso aumentato il debito di ulteriori 1,4 miliardi.

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 35,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,8 miliardi e quello degli Enti di previdenza di 0,1 miliardi. Inoltre, l”istituto guidato da Visco precisa che rispetto al mese precedente, la vita media residua del debito è rimasta costante a 7,4 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è aumentata di 0,6 punti percentuali, al 18 per cento.

Giù le entrate tributarie su effetto sospensione versamenti fiscali dopo decreti “Cura Italia” e “Liquidità”

Calano, invece, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato che ad aprile sono state pari a 24,2 miliardi, mostrando una flessione del 20,4 per cento (-6,2 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2019, risentendo della sospensione di alcuni versamenti fiscali disposta dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità” e del peggioramento del quadro macroeconomico. Nei primi quattro mesi del 2020 le entrate tributarie sono state pari a 119,1 miliardi, in calo del 2,8 per cento (-3,4 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ulteriori aumenti attesi tra maggio e giugno

Secondo le stime Mazziero Research pubblicate una settimana fa, il debito è destinato ad aumentare anche a maggio, arrivando alla soglia dei 2.500 miliardi a maggio (dato che verrà pubblicato il prossimo 15 luglio). L’intervallo di confidenza è al 95% (compreso tra 2.994 e 2.512 miliardi). Sempre secondo le stime di Mazziero Research, il debito a fine giugno sarebbe compreso fra 2.516 e 2.521 miliardi, mentre a fine anno potrebbe trovarsi tra 2.550 e 2.580 miliardi.

 

Autunno caldo per le scadenze btp

“Pur non essendovi particolari criticità nell’assorbire i titoli di Stato in circolazione, grazie agli acquisti della Bce, l’autunno si presenta particolarmente impegnativo in termini di scadenze che dovranno essere necessariamente rimpiazzate da nuove emissioni“, segnala l’istituto Mazziero Research nel 38esimo Osservatorio trimestrale dei dati economici italiani. In particolare, nel documento si sottolinea il fatto che “eventuali toni accesi della politica sarebbero comunque in grado di riattivare il nervosismo dei mercati, spingendo al rialzo i rendimenti delle nuove emissioni e generando un aggravio della spesa per interessi”.