Notiziario Notizie Italia Coronavirus: italiani rinunciano ai viaggi. Come recuperare i soldi spesi

Coronavirus: italiani rinunciano ai viaggi. Come recuperare i soldi spesi

24 Febbraio 2020 17:10

L’emergenza da coronavirus ferma mezza Italia. Scuole e uffici chiusi ma anche i trasporti risentono della situazione sui contagi che in Italia aumentano. Sono molti infatti coloro i quali hanno rinunciato a viaggiare da e verso le regioni interessate da contagio del Covid-19.

Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha comunicato che per i clienti che hanno acquistato, fino al 23 febbraio 2020, un biglietto per viaggi su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionali, Trenitalia riconoscerà il rimborso integrale indipendentemente dalla tariffa acquistata. Le richieste di rimborso dovranno essere presentate entro il giorno 1 marzo 2020.

Allo stesso tempo, per i clienti che rinunciano ai viaggi, da realizzarsi entro il 1 marzo p.v. nelle zone interessate dal contagio epidemiologico, la società Italo ha previsto le seguenti condizioni di rimborso: rimborso dei biglietti acquistati fino al 23/02/2020 (incluso) per viaggi dal 24/02/2020 al 01/03/2020 (incluso) e rimborso di tutti i viaggi da / per le zone impattate del Nord Italia – restano al momento quindi escluse Campania (Salerno e Napoli), Lazio (Roma) e Toscana (Firenze).

Italiani rinunciano ai viaggi: come recuperare i soldi

Nelle ultime ore sono molti i consumatori che si sono chiesti come recuperare i soldi spesi per viaggi di cui non potranno usufruire. Maria Pisanò, Direttore del Centro Europeo Consumatori Italia sottolinea come sia importante in primo luogo comprendere che ogni situazione deve essere valutata a sé, poiché le misure adottate a livello nazionale e internazionale non sono uniformi e ciò incide fortemente sui rimedi esperibili dai viaggiatori per recuperare quanto versato”.

 Una prima distinzione da effettuare è quella fra consumatori costretti a rinunciare al viaggio per espresso provvedimento delle autorità competenti e consumatori che, in via precauzionale, hanno deciso autonomamente di rinunciare.

Nel primo caso, nell’eventualità di voli o trasporti annullati, il passeggero ha avere diritto a ricevere il rimborso del prezzo del trasporto: sebbene la normativa europea non preveda espressamente questa eventualità specifica di emergenza sanitaria, non avendo usufruito del servizio per una causa indipendente dalla propria volontà, il passeggero non dovrebbe avere alcun problema ad ottenere il rimborso di quanto versato.  Nell’ipotesi in cui il consumatore abbia acquistato un pacchetto turistico che preveda un soggiorno in territori soggetti a limitazioni per motivi di sicurezza, è possibile richiamare la disciplina sui pacchetti turistici e servizi turistici collegati che prevede espressamente il diritto del viaggiatore a risolvere il contratto in caso di circostanze inevitabili e straordinarie, quali appunto epidemie, se tali eventi incidono sul godimento della propria vacanza o impediscono il raggiungimento del luogo di destinazione.

Se invece il consumatore decide, nonostante l’assenza di espressi divieti, di rinunciare al viaggio o al soggiorno, il rimborso del prezzo versato potrebbe non essere garantito. A tal proposito si ricorda che se il biglietto è stato acquistato con tariffa rimborsabile, la restituzione del prezzo è dovuta in accordo a quanto previsto nelle condizioni di vendita del biglietto. In caso di rinuncia volontaria ad un volo, il passeggero ha diritto al rimborso delle tasse aeroportuali purché la rinuncia sia effettuata prima delle operazioni di check-in. Se poi la normativa lo preveda, in caso di cancellazione del servizio di trasporto indipendente dalla volontà del passeggero, la corresponsione di una compensazione pecuniaria o comunque di un indennizzo in denaro, si ricorda che, in queste circostanze, tale compensazione/indennizzo non sono dovuti.
Infine, nel caso in cui si rinunci volontariamente ad un soggiorno presso una struttura collocata in un territorio nel quale nessuna emergenza è stata dichiarata e nessuna restrizione è stata adottata, sarà possibile cancellare il soggiorno stesso in accordo a quanto previsto dalle condizioni di prenotazione.