Finanza Notizie Italia Confcommercio, Sangalli su effetti caro energia: “costi insostenibili per imprese, senza tagli ripresa a rischio”

Confcommercio, Sangalli su effetti caro energia: “costi insostenibili per imprese, senza tagli ripresa a rischio”

25 Agosto 2022 11:14

I costi dell’energia sono, ormai, da vera emergenza. Queste le parole del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sui dati relativi all’impatto del caro energia sul terziario diffusi oggi dalla Confederazione. In particolare, dice Sangalli, “le imprese del terziario pagheranno una bolletta pari a 33 miliardi, il triplo rispetto a un anno fa. Il nuovo Governo dovrà dare risposte immediate accelerando soprattutto su Recovery Fund energetico europeo e fissazione di un tetto al prezzo del gas. È vitale, insomma, tagliare drasticamente il costo dell’energia per tutte le imprese, anche quelle non ‘energivore’ e ‘gasivore’. In caso contrario si rischia di vanificare la ripresa economica di questi ultimi mesi”.

A rischio 120mila imprese e 370mila posti di lavoro

La corsa continua degli aumenti dell’energia e un’inflazione prossima all’8% (per quasi l’80% dovuta proprio all’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche) mette a rischio da qui ai primi sei mesi del 2023 circa 120mila imprese del terziario di mercato e 370mila posti di lavoro. È quanto si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia che ha stimato l’impatto dei recenti aumenti dell’energia e dell’inflazione sulle imprese del terziario di mercato.

I settori più esposti al caro energia

Tra i settori più esposti, precisa la Confederazione, il commercio al dettaglio (in particolare la media e grande distribuzione alimentare che a luglio ha visto quintuplicare le bollette di luce e gas), la ristorazione e gli alberghi con aumenti tripli rispetto a luglio 2021, i trasporti che oltre al caro carburanti (+30-35% da inizio pandemia ad oggi) si trovano ora a dover fermare i mezzi a gas metano per i rincari della materia prima; ma a risentire pesantemente di questa situazione sono anche i liberi professionisti, le agenzie di viaggio, le attività artistiche e sportive, i servizi di supporto alle imprese e il comparto dell’abbigliamento che, dopo una stagione di saldi marginalmente favorevole, si trova oggi a dover sopportare incrementi consistenti.

Servono nuove misure di sostegno

Complessivamente, si legge nella nota, la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33 mld, il triplo rispetto al 2021 (11 mld) e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 mld). Uno scenario che desta forte preoccupazione e che, in assenza di interventi specifici e nuove misure di sostegno, rischia (anche alla luce delle ulteriori restrizioni nella fornitura di gas annunciate dalla Russia) di ampliare il numero di imprese che potrebbero cessare l’attività e causare una forte frenata all’economia nella seconda parte dell’anno.