Finanza Notizie Italia C’è l’accordo sulla Brexit, May e Juncker soddisfatti. Borse in volata

C’è l’accordo sulla Brexit, May e Juncker soddisfatti. Borse in volata

8 Dicembre 2017 09:33

E’ arrivata l’attesa fumata bianca tra Bruxelles e Londra. Questa mattina, dopo negoziati andati avanti tutta la notte, il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha reso noto che le parti hanno trovato un accordo che sarà sottoposto al vertice Ue del 14-15 dicembre. Junker ha definito l’accordo equo e ha sottolineato come ora si può guardare al futuro con Gran Bretagna “amico e alleato”, viatico importante per i negoziati relativi alla seconda fase della Brexit. Soddisfatta anche la premier britannica Theresa May: “L’intesa garantisce i diritti di 3 milioni di cittadini UE che vivono in Gran Bretagna”. Sull’assegno che la Gran Bretagna dovrà pagare per il divorzio, ancora non sono note le cifra, ma la May parla di intesa “equa” per i contribuenti britannici che consentirà di investire di più nelle priorità nazionali.

Piazza Affari in corsa con i bancari e Telecom
Primi scorci di seduta a spron battuto per Piazza Affari. Dopo i primi minuti di contrattazioni l’indice Ftse Mib segna un progresso dell’1,08% a 22.702 punti. In prima fila le banche con rialzi superiori al 5% per Banco Bpm, +4% circa Bper e Unicredit. Ieri è arrivato il via libera alle regole di Basilea 3, che saranno operative non prima del 2022. Corre anche oggi Telecom Italia con un +3,2% a 0,7575 euro.

Buone notizie in arrivo anche dagli Stati Uniti con il Congresso Usa che ha approvato una serie di misure volte a rinviare di due settimane lo shutdown (chiusura dei servizi ritenuti non essenziali) che altrimenti sarebbe scattato oggi. Gli investitori guardano anche all’approvazione finale della riforma fiscale che potrebbe arrivare prima di Natale e ai dati sul mercato del lavoro Usa in arrivo nel pomeriggio. 

Dal fronte macro oggi riscontri sopra le attese dalla Cina con export e import andati ben oltre le attese. Dal Giappone corposa revisione al rialzo del Pil del terzo trimestre (+0,6% t/t e +2,5% annuo).