Finanza Notizie Italia Banche centrali pronte ad agire, a Piazza Affari soffrono le banche

Banche centrali pronte ad agire, a Piazza Affari soffrono le banche

2 Marzo 2020 09:22

Archiviata la peggior settimana dal 2008, sui mercati cresce l’attesa per misure espansive di politica monetaria da parte delle principali banche centrali, in primis la Federal Reserve e la Bce, per contrastare gli effetti del diffondersi del coronavirus sull’economia globale.

Gli investitori si aspettano che la Fed taglierà i tassi alla prossima riunione a metà marzo. Un taglio che potrebbe essere seguito da almeno altre due mosse simili entro fine anno. Venerdì il governatore della Fed, Jerome Powell, ha aperto le porte ad un taglio dei tassi a causa dei rischi crescenti per l’economia legati al Covid-19. 

Focus anche sulla Bce che si riunirà il 12 marzo e sul mercato si è anche parlato dell’eventualità di riunioni straordinarie in anticipo da parte delle banche centrali, sulla falsariga di quanto successo nel 2008.

Passa in secondo piano il crollo dell’attività manifatturiera della Cina, con l’indice Pmi Markit/Caixin scivolato a febbraio a 40,3, ben al di sotto dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra) e ben al di sotto delle attese degli analisti. Ancora peggio ha fatto il Pmi manifatturiero reso noto dalle autorità di Pechino, quello ufficiale. L’indice è crollato a 35,7 punti a febbraio, al valore minimo record.

I brutti dati macro cinesi hanno inoltre rinfocolato le speculazioni su nuovi interventi da parte della People’s Bank of China. 

Piazza Affari sull’altalena, incertezza rimane alta

A Piazza Affari, dopo un tentativo timido di rimbalzo in avvio di giornata, le vendite sono tornate ad accanirsi soprattutto sulle banche con brevi sospensioni al ribasso per diversi titoli. Vendite su Unicredit (-3,78% a 11,10 euro) e Intesa Sanpaolo (-1,27%). Peggio fanno Banco BPM (-5% a 1,88 euro), Bper (-3,95%) e UBI Banca che cede il 3,7% circa. Dai massimi del 19 febbraio, titoli quali Unicredit e Banco BPM hanno perso oltre il 20%. 

Lo spread Btp-Bund stabile in area 175 pb dopo che venerdì si era spinto fino a 180 pb. 

 

(notizia aggiornata alle 10.07)