Finanza Notizie Italia Auto più tassate degli immobili: il prelievo fiscale supera i 70 miliardi di euro

Auto più tassate degli immobili: il prelievo fiscale supera i 70 miliardi di euro

19 Febbraio 2018 09:15

73 miliardi di euro. A tanto ammonta il carico fiscale che incombe sui 42,8 milioni di autoveicoli presenti in Italia, secondo uno studio pubblicato dall’ufficio studi della Cgia di Mestre che indica gli automobilisti tra le categorie di contribuenti più tartassate d’Italia. Per dare un’idea della portata e dimensione del prelievo, la Cgia sottolinea che il gettito derivante dalle imposte che gravano su tutti gli immobili presenti nel Paese ammonta a poco più di 40 miliardi di euro

E nonostante la crisi che ha colpito tutto il settore dell’auto, tra il 2009 e il 2016 (ultimo dato disponibile) il gettito fiscale sugli autoveicoli è aumentato del 10,1% (6,7 miliardi di euro), mentre la crescita dell’inflazione è stata del 9 per cento.

Imposte e accise sui carburanti: sono queste la voce di spesa che incide maggiormente sulle tasche degli automobilisti italiani. “Ben 34,8 miliardi di euro, infatti, pari a poco meno della metà dei 73 miliardi complessivi, ci vengono prelevati nel momento in cui ci si reca a fare il pieno al nostro autoveicolo”, spiega il coordinatore dell’ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo, precisando che per ogni litro di gasolio per autotrazione acquistato alla pompa, il 63% circa del prezzo è riconducibile al peso del fisco. Per ogni litro di benzina, invece, l’incidenza sale al 66 per cento.

Tra le voci fiscali che gravano maggiormente sui possessori di un autoveicolo, c’è anche l’Iva sulla manutenzione e riparazione/acquisto di ricambi, accessori e pneumatici. Nel 2016 questo prelievo ha
pesato sulle tasche degli italiani per 10,2 miliardi di euro (pari al 14% della spesa totale). L’Iva sull’acquisto degli autoveicoli, invece, è costata poco più di 7 miliardi di euro (9,8% del totale), mentre il bollo auto ha assicurato alle casse delle Amministrazioni regionali 6,6 miliardi (9,1% del totale).

Le imposte sui parcheggi e sulle contravvenzioni hanno garantito un gettito di 5,6 miliardi (7,7% del totale), quelle sui premi di assicurazione Rc auto quasi 3,9 miliardi di euro (5,3% del totale). Sui pedaggi autostradali il fisco ha riscosso 2 miliardi, mentre l’imposta di trascrizione ha permesso alle Amministrazioni provinciali di incassare 1,7 miliardi. Sui lubrificanti, infine, imposte e accise sono costate agli automobilisti 1 miliardo.

“Va comunque sottolineato che l’aumento di gettito ascrivibile ad alcune voci si è verificato negli ultimi anni a seguito della ripresa economica del mercato automobilistico che ha segnato, in merito alle nuove immatricolazioni, dei risultati molto importanti”, ha dichiarato il segretario della Cgia, Renato Mason

C’è inoltre un’altra considerazione da fare, secondo l’associzione degli artigiani. L’elevato tasso di motorizzazione presente in Italia, sottolinea nella sua analisi, è in parte imputabile anche alla bassa qualità ed efficienza del trasporto pubblico urbano. Secondo una ricerca realizzata nei mesi scorsi da The European House-Ambrosetti il sistema Paese potrebbe risparmiare fino a 12 miliardi di euro all’anno, attraverso una migliore organizzazione della mobilità nelle 14 città metropolitane del Paese.