È morto Silvio Berlusconi. Aveva 86 anni
Nato a Milano il 29 settembre 1936, Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e politico italiano, quattro volte Presidente del Consiglio dei Ministri.
Silvio Berlusconi è morto stamattina all’Ospedale San Raffaele di Milano, dove era tornato venerdì scorso per essere sottoposto ad accertamenti programmati legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo.
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Nel 1977 ha ricevuto l’ordine al merito del lavoro come Cavaliere: ha rinunciato a questo titolo, però, nel 2014, a seguito di una condanna penale.
Silvio Berlusconi ha iniziato la propria attività imprenditoriale nell’edilizia.
Il successo nel campo televisivo inizia nel 1976, quando acquista Telemilano, una televisione via cavo, che aveva iniziato ad operare nel 1974 nella zona residenziale di Milano 2.
Dopo due anni Telemilano diventa Canale 5, una rete televisiva a livello nazionale.
Il gruppo inizia ad allargarsi e nel 1982 acquista Italia 1 dall’editore Edilio Rusconi e nel 1984 mette le mani su Rete 4, fino ad allora di proprietà del gruppo editoriale Arnoldo Mondadori editore: nasce il duopolio.
Berlusconi rompe il monopolio televisivo della Rai.
Grazie alla Legge Mammì del 1990 prende il via definitivamente la diffusione legale dei programmi televisivi privati.
Il passo successivo per Silvio Berlusconi è stato diventare il principale editore italiano del settore libri e periodici a seguito dell’acquisizione, avvenuta nel 1990, della maggioranza azionaria della Mondadori.
Silvio Berlusconi e la discesa in politica
Una volta consolidato il successo imprenditoriale, Silvio Berlusconi scende in politica.
La notizia, nel 1993, fa scalpore.
Nel gennaio 1994 Berlusconi fonda il partito Forza Italia: una formazione di centro destra, che nel 2008 è confluita all’interno del Popolo della Libertà per poi essere rifondata di nuovo nel 2013.
Le scelte politiche di Silvio Berlusconi segnano profondamente la vita pubblica italiana nel corso degli anni novanta: il suo atteggiamento, che è stato definito berlusconismo, è ampiamente sostenuto dai suoi seguaci politici e dalla maggior parte dei suoi elettori.
Un atteggiamento e un modo di rapportarsi che entra fortemente nella cultura di massa, entrando nell’immaginario collettivo internazionale.
La serie di scandali: la condanna nel 2013
Nasce però anche un forte antiberlusconismo da parte degli oppositori, che non hanno mai mancato di sottolineare come il conflitto di interessi connoti ogni mossa di Berlusconi. Tanto da essere accusato di emanare leggi ad personam.
La carriera politica di Silvio Berlusconi è costellata da una serie di scandali e procedimenti giudiziari, che sono partiti da alcune vicende sessuali. I casi più noti sono quelli relativi al caso Noemi e al caso Ruby.
Nel 2013 Silvio Berlusconi viene condannato a quattro anni di reclusione – con tre anni condonati dall’indulto del 2006 – per frode fiscale, con sentenza passata ingiudicato nel cosiddetto processo Mediaset.
Il 19 ottobre arriva la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici per due anni, a seguito dello stesso processo.
Il patrimonio di Silvio Berlusconi
La rivista statunitense Forbes ha stimato che il patrimonio personale di Silvio Berlusconi fosse pari a 7,3 miliardi di dollari, che corrispondono a circa sei miliardi di euro.
Nel 2021 Silvio Berlusconi è risulta essere il sesto uomo più ricco in Italia ed il 318° nel momento.
Sempre Forbes ha classificato Silvio Berlusconi il dodicesimo uomo più potente del mondo, grazie al ruolo che è riuscito ad assumere nella politica italiana.