Finanza Personale Staycation: la scelta del 25% degli italiani

Staycation: la scelta del 25% degli italiani

Estate 2025: il 58% degli italiani resta in Italia e il 25% sceglie la staycation, prezzi in aumento e opportunità per brand e turismo locale.

6 Agosto 2025 12:30

In un panorama in costante evoluzione, l’estate 2025 segna un cambio di rotta nelle abitudini degli italiani, sempre più propensi a rivedere i propri piani di vacanze. Nonostante la voglia di staccare la spina, sono ben 8,4 milioni le persone che rinunceranno a partire, complice un mix di costi del turismo in crescita e stipendi che non sempre consentono di accumulare riserve sufficienti. Il dato più curioso, però, è legato all’aumento di brevi soggiorni entro i confini nazionali e alla nascita di una tendenza ormai consolidata: la staycation, formula che identifica la scelta di rimanere a casa o nelle immediate vicinanze. La crisi economica si fa sentire: basti pensare che i voli nazionali hanno segnato un rialzo dell’81,5% rispetto al periodo pre-Covid, mentre gli alberghi registrano un +40,6%.

Più della metà della popolazione, circa il 58%, resta all’interno del territorio italiano a causa di rincari sempre più pesanti. Questa preferenza è dettata anche dal fatto che un quarto degli italiani (25%) sceglie la staycation, delegando a un soggiorno domestico il compito di rigenerare corpo e mente. A conti fatti, il 69% rinuncia alla partenza per motivi economici, mentre il 48% dichiara di non aver potuto accantonare fondi a sufficienza. Un ulteriore 20% si lascia scoraggiare dai prezzi spesso proibitivi, sintomo di come l’inflazione e la difficile congiuntura stiano influendo sulle decisioni dei consumatori.

Staycation: prestiti e nuovi ostacoli all’orizzonte

L’accensione di finanziamenti dedicati alle ferie ha raggiunto quota 220 milioni di euro nei primi cinque mesi dell’anno, con una media di 5.500 euro da restituire in quattro anni. Questo ricorso al credito testimonia la fatica di molti nel sostenere spese che mediamente risultano di un buon 30% superiori rispetto al periodo antepandemia. In un contesto così delicato, non stupisce se molti italiani prediligono soluzioni staycation, nella speranza di contenere le uscite e vivere momenti di serenità senza doversi scontrare con budget limitati.

Nonostante le difficoltà, optando per la staycation si aprono nuove opportunità per chi sa coglierle: cresce l’attenzione verso i prodotti regionali e le attività a km 0, segno di un desiderio di vivere il territorio con uno sguardo più locale e sostenibile. L’avanzare di una “economia di vicinato” potrebbe dare impulso a iniziative che valorizzano la tradizione gastronomica, l’artigianato tipico e le esperienze immerse nella natura, garantendo un rilancio della filiera turistica su base locale. Così, anche in una situazione di incertezza, la richiesta di qualità e genuinità può trasformarsi in un motore di crescita per le realtà più dinamiche, capaci di offrire servizi innovativi e su misura, senza obbligare a lunghi spostamenti o spese fuori portata.

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