Finanza Personale Risparmio Rincari 2024, dalla luce alla frutta fino all’assicurazione auto: tutti gli aumenti

Rincari 2024, dalla luce alla frutta fino all’assicurazione auto: tutti gli aumenti

1 Febbraio 2024 15:18

L’inizio dell’anno nuovo porta molte famiglie italiane a valutare attentamente il bilancio familiare, soprattutto in vista di un 2024 che si preannuncia caratterizzato da un aumento dei prezzi. Facile.it e Consumerismo No Profit hanno condotto un’analisi approfondita sulle principali voci di spesa familiare per identificare quelle che hanno registrato i maggiori incrementi nell’ultimo anno e individuare quelle che potrebbero subire ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

Dalle rate dei mutui ai prestiti, dalle bollette al costo della benzina, dall’assicurazione auto alla telefonia, al carrello della spesa, all’acquisto di ortofrutta, ai costi dei trasporti e del turismo, ecco il quadro completo dei prodotti che aumenteranno e quali invece vedranno dei ribassi.

Luce e gas: previsti aumenti nonostante il mercato libero

Con l’addio del mercato tutelato, nel corso del 2023 una famiglia tipo ha registrato una spesa superiore a 2.100 euro per luce e gas, cifra che si è ridotta a 1.930 euro per coloro che hanno optato per una fornitura indicizzata nel mercato libero, con importi inferiori rispetto al 2022.

Con l’entrata nel mercato libero, nonostante l’inizio dell’anno abbia visto un calo dei prezzi delle materie prime, non è garantito che ciò si traduca in una diminuzione delle bollette. Anzi, a gennaio sulle bollette del gas sono riemersi l’Iva all’aliquota ordinaria e gli oneri di sistema. Si è inoltre concluso il servizio di tutela per il gas, una voce che ha comportato aumenti fino a 170 euro all’anno per coloro che non hanno effettuato il passaggio al mercato libero.

Secondo le simulazioni di Facile.it, considerando le migliori offerte a prezzo bloccato attualmente disponibili sul mercato, la spesa prevista per luce e gas nel corso di quest’anno potrebbe superare i 2.600 euro, oppure raggiungere i 2.300 euro optando per una tariffa indicizzata. Tradotto in percentuale, si prospetta un possibile aumento compreso tra il 20% e il 38%.

Riduzione per i mutui

Nel corso del 2023 si è registrato un aumento dei tassi e secondo le simulazioni di Facile.it, la rata di un mutuo variabile medio sottoscritto a gennaio 2022 (126.000 euro in 25 anni, LTV 70%) è salita di oltre il 60% entro la fine dello scorso anno.

Tuttavia, le prospettive per il 2024 sono incoraggianti. Salvo imprevisti, la situazione sui tassi variabili dovrebbe migliorare ulteriormente. Chi ha questo tipo di finanziamento potrebbe beneficiare delle prime riduzioni già all’inizio dell’anno. Analizzando le aspettative di mercato, Facile.it stima che la rata del mutuo medio sopra indicato potrebbe diminuire di circa 10 euro nel secondo trimestre, con una prospettiva di calo di quasi 100 euro (-13%) entro la fine dell’anno.

Anche per i tassi fissi ci sono buone notizie. Verso la fine del 2023, gli indici sono tornati a diminuire, rilanciando l’offerta dei mutui surroga da parte delle banche. Considerando il mutuo variabile sopra indicato, guardando alle migliori offerte di surroga attualmente disponibili sul mercato, il mutuatario potrebbe passare al tasso fisso riducendo la rata di oltre il 20%. Tuttavia, si consiglia di approfittarne il prima possibile, poiché non è garantito che gli indici rimangano a questi livelli per molto tempo.

Incertezza sui prestiti: tra calo dell’inflazione e tassi possibili dei cali

Nel settore dei prestiti personali, si è osservato un leggero aumento dei tassi di interesse. Secondo l’analisi di Facile.it, per un finanziamento standard da 10.000 euro con una durata di 5 anni, il tasso medio (TAN) offerto online a gennaio 2024 ha raggiunto l’8,51%, rispetto all’8,12% dell’anno precedente, con una rata pari a 209 euro.

Per quanto riguarda le prospettive per il 2024, è difficile fare previsioni, ma le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) saranno determinanti. Se l’inflazione, e di conseguenza i tassi della BCE, dovesse diminuire nel medio periodo, non è escluso che anche le condizioni offerte dalle società di credito possano beneficiare di un calo.

Telefonia: non sono previsti aumenti, ma attenti alle clausole

Per quanto riguarda la telefonia mobile e fissa, le tariffe per chi desidera cambiare operatore sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno, e non si prevede un ulteriore ribasso nel 2024. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai cosiddetti adeguamenti automatici all’inflazione, una clausola introdotta recentemente da alcuni operatori nelle condizioni contrattuali della telefonia mobile, che potrebbe comportare aumenti fino al 10% già nel corso del 2024.

Aumenti in arrivo per i conti correnti

Secondo i dati di Bankitalia riportati da Consumerismo No Profit, la spesa per la gestione di un conto corrente è aumentata del +31% in un arco di 5 anni, contrastando con un tasso di inflazione del +11,6% nello stesso periodo.

Nel 2022, la spesa media annuale per il conto corrente è salita di 9,3 euro, raggiungendo un totale di 104 euro; nel 2017 la spesa di gestione di un conto si attestava a 79,4 euro. Questo implica un aumento medio del 31% nei costi sostenuti dai correntisti nel corso di 5 anni, con una spesa complessiva cresciuta di 24,6 euro. Le spese fisse sono passate da 52,8 euro nel 2017 a 72,8 euro nel 2022, segnando un incremento del 37,9%. Allo stesso modo, le spese variabili sono salite da una media di 26,6 euro cinque anni fa a 31 euro, registrando un aumento del 16,5%.

Questo aumento delle tariffe supera significativamente il tasso di inflazione registrato nello stesso periodo, che si ferma al +11,6%. Il report suggerisce anche un metodo per risparmiare; come quello di aprire un conto online o presso uno sportello postale, una scelta che può permettere di fino al 60% rispetto a un conto e-banking tradizionale.

RC auto in continua crescita: nel 2023 aumenti del 35%

Il prezzo dell’RC auto continua invece a crescere. Secondo l’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano in media 618,55 euro, registrando un aumento del 35% rispetto all’anno precedente. Anche per le due ruote, il prezzo medio dell’RC è salito; a dicembre 2023, il valore medio quotato online era pari a 511,97 euro, mostrando un incremento del 37% su base annua.

Per quanto riguarda le aspettative per il 2024, non ci sono segnali di un possibile rallentamento e con grande probabilità i prezzi rimarranno elevati per tutto l’anno. Tuttavia, va ricordato che il 23 dicembre è scattato l’obbligo di assicurare anche i veicoli fermi e custoditi in aree private, il che significa in un ulteriore costo per gli italiani.

Ortofrutta: una famiglia spende 1500 euro l’anno per la frutta

Tra dicembre 2023 e gennaio 2024, i prezzi all’ingrosso sui mercati dell’ortofrutta hanno subito variazioni sostanziali, principalmente a causa di fenomeni atmosferici che hanno determinato una forte oscillazione di alcuni prodotti essenziali per le tavole degli italiani.

Attualmente, la spesa media per frutta e verdura per una famiglia composta da 4 persone si aggira intorno a 130 euro al mese, per un totale di circa 1500 euro all’anno. Ciò rappresenta un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La frutta incide per il 40% sugli aumenti totali registrati.