Finanza Personale Risparmio Mercato libero, i consigli di Arera e Antitrust per difendersi dalle truffe

Mercato libero, i consigli di Arera e Antitrust per difendersi dalle truffe

15 Gennaio 2024 15:32

Il mercato tutelato del gas è già concluso, mentre per quello dell’energia elettrica rimangono ancora alcuni mesi prima di giungere alla sua chiusura definitiva entro luglio. Nel corso di quest’anno, la maggior parte delle famiglie italiane attualmente ancora sotto il regime di tutela sarà trasferita al mercato libero dell’energia. Questo comporterà un aumento delle chiamate da parte dei call center interessati a presentare le loro offerte ai nuovi potenziali clienti. È consigliabile confrontare attentamente le varie proposte al fine di selezionare quella più conveniente, ma è fondamentale prestare in generale molta attenzione per evitare pubblicità ingannevoli o, peggio ancora, truffe.

Per questo motivo, l’Antitrust e Arera hanno stilato una lista di dieci regole da tenere presente. Consigli che fanno parte della campagna “Difenditi così”, volta a proteggere i consumatori dagli approcci troppo invasivi o fuorvianti.

Individua il tuo interlocutore o la persona che ti sta chiamando

Un dettaglio importante da tenere a mente è che ogni operatore che ti contatta è sempre tenuto a “metterti a conoscenza del nome della società di vendita e dello scopo della chiamata”. Quando ricevi una chiamata a scopo commerciale, è tuo diritto richiedere che l’operatore fornisca immediatamente il nome dell’azienda e lo scopo della chiamata. È fondamentale prestare attenzione a questo aspetto e, nel caso in cui il call center non fornisca spontaneamente tali informazioni, hai il diritto di richiederle.

Un avvertimento importante è che nessun ente pubblico effettua chiamate dirette ai clienti per l’attivazione di nuovi contratti. Pertanto, è opportuno essere cauti e sospettare di telefonate che sembrano provenire da enti pubblici per la sottoscrizione di nuovi contratti.

Non sei obbligato a concludere il contratto per telefono

Arera ricorda anche che non è possibile obbligare una persona a concludere un contratto al telefono; anzi, il Codice del Consumo prevede specifiche disposizioni in questi casi. Per i contratti conclusi per telefono, è necessaria “una conferma del consumatore, che deve essere espressa normalmente in forma scritta”. In altre parole, il consumatore deve confermare il contratto in modo esplicito, preferibilmente per iscritto.

Qualsiasi altra modalità di conferma richiede comunque un “espresso consenso” da parte della persona che ha ricevuto la chiamata. Questo consenso deve essere conservato dalla società di vendita e reso disponibile al cliente. È quindi consigliabile chiedere esplicitamente se la chiamata viene registrata, poiché ciò può essere rilevante per garantire la trasparenza e la tutela dei diritti del consumatore.

Non lasciarti condizionare

È del tutto impossibile che una persona rimanga senza gas o energia elettrica in casa dopo il passaggio al mercato libero, a meno che non scelga deliberatamente di disattivare i contatori. Se un call center afferma che c’è un rischio di questo genere, sta diffondendo informazioni false. Non esiste alcun obbligo di passare a un contratto diverso, e l’unico cambiamento che si verificherà riguarderà la fine delle tutele di prezzo.

In altre parole, la fornitura di gas ed energia elettrica non verrà mai interrotta involontariamente a seguito del passaggio al mercato libero. I consumatori hanno il diritto di decidere liberamente se aderire a nuovi contratti o rimanere nelle condizioni di tutela, e nessun operatore può forzare un cambiamento non voluto.

Non avere fretta

Non c’è mai fretta di concludere un contratto o accettare un’offerta. Questo un altro dei consigli della campagna di Arera e Antitrust. I consumatori hanno, infatti, il diritto di prendersi il tempo necessario per valutare tutte le informazioni e ponderare le decisioni importanti. È possibile chiedere all’operatore tutte le informazioni necessarie, anche più volte se necessario, al fine di avere una comprensione chiara delle condizioni dell’offerta.

Inoltre, se si desidera riflettere con calma prima di prendere una decisione, è possibile concordare un altro appuntamento telefonico o richiedere di ricevere la documentazione scritta relativa all’offerta presentata. Questa pratica è una buona precauzione per assicurarsi di avere a disposizione tutti i dettagli necessari e di poter esaminare attentamente le condizioni dell’offerta prima di prendere una decisione impegnativa.

Attenzione alle voci del prezzo finale

Normalmente un’offerta telefonica o una pubblicità potrebbe non comunicare il prezzo finale in modo completo. Questo può accadere perché non tiene conto delle possibili variazioni nel tempo, come nel caso di prezzi variabili o offerte a durata limitata. Inoltre, alcune voci aggiuntive in bolletta potrebbero non essere considerate, contribuendo ad aumentare leggermente il prezzo finale.

Fatevi inviare tutti i documenti relativi all’offerta per avere un quadro più chiaro e completo. Questi documenti dovrebbero includere tutti i dettagli, compresi eventuali costi aggiuntivi o condizioni che potrebbero influire sul prezzo finale. In questo modo, il consumatore può esaminare attentamente le informazioni fornite e prendere una decisione informata, tenendo conto di tutte le variabili in gioco.

Verifica il contratto che hai stipulato

È un diritto fondamentale dei consumatori verificare che le condizioni economiche del contratto siano le stesse descritte al telefono. La conferma scritta del contratto, che verrà inviata dal fornitore, è un momento cruciale per effettuare questa verifica. È obbligo del fornitore mettere a disposizione del cliente la conferma dell’offerta, e questo documento dovrebbe riflettere accuratamente tutti gli accordi e le condizioni concordate durante la comunicazione telefonica.

Esaminare attentamente la conferma scritta del contratto consente al consumatore di assicurarsi che le condizioni economiche, come i costi e i dettagli delle tariffe, siano conformi a quanto discusso durante la trattativa telefonica. In caso di discrepanze o dubbi, è consigliabile contattare il fornitore per chiarimenti prima di procedere ulteriormente.

Hai il diritto di ripensarci

Dopo aver accettato un contratto, i consumatori hanno il “diritto di ripensamento”, che consente di annullare il contratto entro 14 giorni senza dover fornire alcuna motivazione. Questo periodo è noto come periodo di recesso. Per esercitare il diritto di ripensamento, potrebbe esserci un modulo specifico allegato al contratto da compilare e inviare al fornitore. In alternativa, è possibile inviare una raccomandata o una comunicazione tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) al fornitore per comunicare l’intenzione di annullare il contratto.

È importante farlo entro il termine di 14 giorni dalla conclusione del contratto per garantire il diritto di recesso. Questo diritto offre una sicurezza aggiuntiva ai consumatori nel caso in cui decidano di cambiare idea o se si accorgono di condizioni non conformi alle aspettative.

In caso di problemi

Se ricevi una bolletta da un nuovo fornitore senza aver mai accettato un nuovo contratto, bisogna agire prontamente. Puoi inviare un reclamo al fornitore richiedendo la prova del fatto che hai accettato una nuova offerta. Nel caso in cui non vi sia alcuna prova di un tuo consenso esplicito e l’attivazione sia stata effettuata senza la tua autorizzazione, hai il diritto di contestare la bolletta e non pagarla, come previsto dal Codice del Consumo.

L’attivazione non richiesta è una pratica scorretta e va contro i diritti dei consumatori. Inviare un reclamo al fornitore è il primo passo per risolvere la situazione. Assicurati di conservare tutte le comunicazioni, inclusa la copia del reclamo e qualsiasi risposta ricevuta dal fornitore.

Nel tuo reclamo, puoi richiedere la cancellazione dell’attivazione non richiesta e la correzione della situazione senza alcun addebito. Inoltre, è consigliabile informare anche Arera e l’Antitrust in modo che possano essere a conoscenza di eventuali pratiche scorrette e prendere le misure necessarie.

Informati

Arera fornisce diverse informazioni utili per i consumatori sul proprio sito web. Se hai delle preoccupazioni o delle domande sulla tua situazione energetica, puoi visitare il sito di Arera per accedere alle informazioni disponibili o contattare direttamente lo Sportello per il consumatore. Spiegando la tua situazione a un operatore, potrai ricevere consulenza specifica e orientamento su come affrontare eventuali problemi o questioni legate al mercato libero di luce e gas.

Segnala ad AGCM un comportamento che ritieni scorretto, un’attivazione non richiesta o una pubblicità ingannevole diffusa dalle società di vendita

Anche chi non dispone dell’assistenza di un avvocato può segnalare pubblicità ingannevoli, attivazioni non richieste o altri comportamenti scorretti. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) offre diverse modalità per inoltrare segnalazioni:

  • compilando e inviando on line il modulo cui si accede tramite il link segnala on line;
  • inviando la segnalazione scritta alla casella protocollo.agcm@pec.agcm.it;
  • tramite posta ordinaria inviando la segnalazione a Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma.