Prestiti universitari 2025: quali sono i più convenienti
Scopri tutte le novità sui prestiti universitari: nuovi fondi pubblici, offerte bancarie, requisiti e come richiedere finanziamenti per lo studio.
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Il panorama finanziario italiano mostra segnali di rinnovamento, grazie a un sostegno crescente indirizzato alle famiglie che affrontano i costi formativi. Una delle novità più rilevanti nel breve periodo è rappresentata dai prestiti universitari, che hanno registrato un incremento del 15% nelle richieste, per un valore complessivo di 370 milioni di euro.
Sebbene la quota di studenti che sceglie questa forma di credito sia ancora limitata all’1%, in confronto a percentuali vicine al 90% nel Regno Unito, l’obiettivo dichiarato dal governo è di ridurre il divario con i Paesi più avanzati in materia di finanziamento dell’educazione.
Una spinta indispensabile, dunque, per facilitare l’accesso all’istruzione senza gravare eccessivamente sulle disponibilità economiche delle famiglie, e porre le basi di un Paese più competitivo sotto il profilo dell’innovazione e della crescita.
Prestiti universitari: nuove prospettive per l’anno accademico
Tra le iniziative di punta emerge il rinnovato Fondo per lo Studio 2025, gestito da Consap per conto del Ministero dell’Economia, che mette a disposizione risorse potenziate per sostenere fino a 220.000 studenti meritevoli.
Gli importi coperti possono raggiungere i 50.000 euro per chi frequenta un ateneo in Italia e toccare i 70.000 euro per chi preferisce formarsi all’estero, con un tetto annuo di 15.000 euro. Per accedere ai prestiti universitari, è richiesto un voto di almeno 75/100 alla maturità o di 100/110 alla laurea triennale, a rimarcare l’enfasi sul merito come criterio chiave.
L’idea di dedicare risorse significative alle generazioni più giovani conferma la volontà di offrire un sostegno strutturale e di lungo periodo, allineando il sistema italiano a standard europei sempre più orientati verso soluzioni di prestiti universitari capaci di garantire tempi di restituzione flessibili e condizioni vantaggiose.
Proposte bancarie e flessibilità di rimborso
Sul fronte bancario, l’offerta dei prestiti universitari si rivela ampia: si va dai 75.000 euro proposti da Intesa Sanpaolo con il programma “per Merito” ai 70.000 euro di BNL con “Futuriamo”; Banca Sella arriva fino a 75.000 euro grazie a specifiche convenzioni con vari atenei, mentre UniCredit offre un importo massimo di 27.700 euro con “Ad Honorem”.
I tassi d’interesse, generalmente compresi tra il 3% e il 5%, rappresentano un punto di forza rispetto a molte forme di credito non agevolato. Un ulteriore elemento di flessibilità consiste nell’inizio del rimborso soltanto dopo il termine degli studi, con un periodo di preammortamento che può arrivare fino a 30 mesi.
In questo modo, i giovani laureati hanno la possibilità di inserirsi sul mercato del lavoro prima di affrontare le rate, con piani di restituzione che si estendono fino a quindici anni, attenuando la pressione finanziaria.
Accesso semplificato
Ottenere questi prestiti universitari richiede pochi passaggi burocratici: per quelli garantiti dallo Stato occorre la registrazione sulla piattaforma Consap sfruttando lo SPID, mentre per i prestiti bancari d’onore è sufficiente rivolgersi agli istituti convenzionati.
Questo sistema di agevolazioni è un tassello di una strategia più ampia finalizzata a rendere l’istruzione superiore meno onerosa, assecondando il bisogno di formazione di qualità e contribuendo a un generale rinnovamento delle competenze.
Rafforzare il capitale umano, sostenendo un maggior numero di studenti, rappresenta infatti un investimento nell’evoluzione del Paese, un percorso di sviluppo proiettato verso un futuro in cui conoscenza e specializzazione giocheranno un ruolo essenziale nella competitività globale.
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