Finanza Personale La lista della spesa degli italiani tra risparmio e salute

La lista della spesa degli italiani tra risparmio e salute

Il Rapporto Coop 2025 analizza i cambiamenti nei consumi degli italiani: più risparmio, attenzione alla salute e scelte alimentari innovative.

11 Settembre 2025 15:00

Il panorama italiano odierno si presenta in movimento, segnato da incertezze economiche e nuovi comportamenti d’acquisto che talvolta sorprendono. Secondo il Rapporto Coop 2025, i consumi stentano a decollare, mentre le famiglie tentano di tenere in equilibrio entrate e uscite.

Alcuni parlano di un “risveglio consapevole”, altri di semplice prudenza: fatto sta che il risparmio diventa la bussola principale di chi sceglie, ad esempio, il pacco famiglia o le promozioni a tempo. Il Paese sembra sospeso tra momenti che invitano alla cautela e segnali di voglia di cambiamento.

Lista della spesa: segnali di cautela

La ricchezza delle famiglie, in flessione del 10% negli ultimi cinque anni, impone maggiore attenzione al risparmio. Nel carrello, infatti, si vedono meno prodotti superflui e un’attenzione sempre più marcata alla salute: ecco che diventa centrale la scelta di alimenti a basso contenuto di sale o zuccheri.

Non sorprende, quindi, che la dieta faccia da protagonista per ben 16 milioni di persone: c’è chi si affida ai consigli sul web, chi preferisce il dietologo di fiducia e chi si accontenta di sperimentare per conto proprio. In ogni caso, la bilancia diventa una sorta di “compagna di viaggio” settimanale.

Nuove abitudini a tavola

Le preferenze alimentari si rinnovano e registrano un calo di carne rossa in favore di frutta, verdura e perfino avocado, ormai di casa sulle tavole italiane. Sostituzioni importanti si notano anche nelle scelte proteiche, con un balzo significativo delle proteine alternative, apprezzate soprattutto dalle fasce più giovani.

Nel frattempo, aumenta l’interesse per le bevande analcoliche, complice un trend che vede 15,4 milioni di italiani optare per drink più salutari anche in contesti sociali. La spesa quotidiana, poi, si modula tra selezione di marchi affidabili e caccia alle offerte, che incidono in modo sostanziale sul budget medio garantendo un buon risparmio.

Nell’immediato futuro, molti analisti guardano con cauto ottimismo a un rallentamento dell’inflazione, prospettato intorno al 2%. Tuttavia, la ripresa si prefigura rallentata e richiederà soluzioni che vadano oltre la semplice politica dei prezzi.

Il sostegno al ceto medio, messo a dura prova dal potere d’acquisto in calo, potrebbe rivelarsi determinante per ridare slancio alla richiesta interna. Nel frattempo, diverse realtà della distribuzione collaborano con le istituzioni per sviluppare iniziative rivolte a famiglie e imprese in difficoltà che permettano un notevole risparmio.

L’impressione è che, in questa fase di cambiamenti, il pubblico cerchi punti di riferimento solidi e trasparenti, interessato non solo ai prezzi ma anche alla qualità e alla sostenibilità di ciò che acquista.

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