Intelligenza artificiale e strategie globali: l’intesa tra USA e Arabia Saudita
Accordo storico tra USA e Arabia Saudita nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, con investimenti miliardari e obiettivi globali.
Una partnership tecnologica di portata storica è stata recentemente siglata tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, destinata a ridefinire il panorama globale dell’intelligenza artificiale. Questo accordo strategico, nato durante il tour nei Paesi del Golfo dell’ex presidente Donald Trump, rappresenta un investimento senza precedenti che supera i 600 miliardi di dollari. Al centro della collaborazione ci sono colossi americani come Nvidia, AMD e Qualcomm, che si affiancano all’ambizione saudita di diventare un polo tecnologico di rilievo mondiale al di fuori degli Stati Uniti.
Il progetto di punta di questa alleanza è Humain, una startup saudita sostenuta dal fondo sovrano del Regno e guidata dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Humain si distingue per la sua visione innovativa, che include lo sviluppo di soluzioni avanzate di intelligenza artificiale, infrastrutture cloud e data center. In un accordo significativo, Nvidia fornirà a Humain 18.000 semiconduttori di ultima generazione denominati “Blackwell”, mentre AMD ha siglato un contratto da 10 miliardi di dollari per processori, schede grafiche e software di punta. La CEO di AMD, Lisa Su, ha sottolineato che questa collaborazione punta a creare una piattaforma di IA di rilevanza mondiale.
Intelligenza artificiale: investimenti bidirezionali
Parallelamente, l’azienda saudita DataVolt investirà 20 miliardi di dollari negli Stati Uniti per sviluppare data center e infrastrutture energetiche, dimostrando che questa partnership non si limita all’acquisto di tecnologia americana, ma promuove investimenti bidirezionali. Anche aziende come Alphabet, Oracle e Uber sono coinvolte in progetti congiunti, sebbene i dettagli siano ancora in fase di definizione.
Questa alleanza rappresenta una nuova arma nella competizione tecnologica globale, soprattutto nei confronti della Cina. I semiconduttori avanzati e le tecnologie statunitensi sono ormai risorse strategiche fondamentali. Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha definito questa collaborazione un’opportunità unica per plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale. Con parte delle infrastrutture operative previste per il 2026, Humain mira a diventare un punto di riferimento mondiale per l’elaborazione dati e l’intelligenza artificiale, contribuendo sia al prestigio saudita che al consolidamento della leadership americana nel settore.
In definitiva, questa partnership tecnologica non solo rafforza i legami economici e politici tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, ma ridefinisce anche il ruolo dell’intelligenza artificiale come motore di innovazione e influenza geopolitica. Con investimenti massicci e collaborazioni strategiche, il futuro dell’IA sembra destinato a essere scritto da questa nuova alleanza globale.
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