Finanza Personale Energia AI: previsione di consumo globale impressionante

Energia AI: previsione di consumo globale impressionante

La crescita esponenziale dell’AI porterà il fabbisogno di energia globale a livelli record entro il 2030, con infrastrutture e investimenti.

17 Agosto 2025 09:30

In un panorama globale sempre più connesso, l’AI emerge come motore di profondi cambiamenti, mettendo alla prova le risorse a disposizione di centri di ricerca e grandi aziende tecnologiche richiedendo una grande quantità di energia. Infatti, gli specialisti segnalano una crescita vertiginosa nei requisiti di potenza di calcolo, con modelli di training che possono protrarsi per oltre 90 giorni.

Secondo un recente studio di Epoch AI ed EPRI, entro il 2030 le sessioni di addestramento più complesse potrebbero toccare picchi di 4-16 gigawatt di potenza, un valore che supera di gran lunga le esigenze di intere centrali elettriche. Non stupisce, dunque, che il cluster “Colossus” di xAI, progettato per addestrare il modello Grok con oltre 200.000 GPU Nvidia H100, arrivi a richiedere la bellezza di 150 megawatt, testimoniando una pressione crescente sulle risorse tecnologiche.

AI ed energia: potenza e scenari futuri

Il tema del fabbisogno di energia assume contorni rilevanti quando si considera che la capacità AI globale, attualmente intorno ai 10 GW, potrebbe superare la soglia dei 100 GW entro il 2030.

Gli esperti indicano che l’uso estensivo di sistemi avanzati di calcolo potrà raggiungere fino al 5% della capacità di generazione negli Stati Uniti, traducendosi in un consumo annuo di energia pari a 876 TWh.

Questo scenario non si limita a un semplice aumento dei costi: si prospetta infatti un impatto rilevante a livello di infrastrutture e politiche energetiche. L’incremento di potenza richiesto, se non gestito con metodologie di ottimizzazione, rischia di rallentare l’innovazione e di elevare sensibilmente il costo dell’energia sul mercato globale.

Impatto sulle infrastrutture energetiche

Le conseguenze si riflettono direttamente sulle infrastrutture energetiche, che dovranno essere adattate per sostenere carichi crescenti di energia per l’AI. Le richieste di potenza non riguardano più solo l’ambito dei supercomputer e dei laboratori di ricerca, ma si estendono anche alle reti di distribuzione e alle centrali di produzione.

L’orientamento verso fonti rinnovabili, unito a soluzioni di energy storage, potrebbe rappresentare un passaggio fondamentale per scongiurare spinte inflazionistiche sui prezzi dell’energia. A fronte di queste sfide, serve un approccio sinergico: politiche di sviluppo sostenibile, investimenti in ricerca e un dialogo attivo tra industria, istituzioni e società civile, per tracciare una rotta stabile e vantaggiosa per tutti.

 

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