Chiamate estere: perché aumentano e come difendersi dalle nuove truffe telefoniche

Le chiamate estere stanno suscitando sempre più preoccupazione tra i consumatori, perché spesso all’altro capo del telefono si nascondono forme di truffe telefoniche particolarmente abili nel raggirare chi risponde. Queste chiamate compaiono con prefissi internazionali, inducendo molti a domandarsi se possano essere opportunità lavorative, proposte dall’estero o semplici equivoci. Tuttavia, dietro la crescente frequenza di contatti indesiderati si nascondono campagne di telemarketing aggressive, che approfittano dei periodi di festa o di maggiore vulnerabilità. Il fenomeno, in continua evoluzione, dimostra come i malintenzionati siano capaci di aggirare le misure di sicurezza, sfruttando lacune sulle reti telefoniche nazionali e sulla prudenza dei cittadini più distratti.

Minacce e strategie dei truffatori

Gran parte di queste frodi è stata incentivata da un aggiornamento normativo che prevede l’utilizzo del filtro anti spoofing per bloccare le chiamate con numeri falsificati, spesso camuffati con prefissi italiani. Poiché le vecchie tecniche sono diventate meno efficaci, i truffatori hanno optato per numeri esteri reali per aggirare le difese. In molti casi, la vittima riconosce troppo tardi la natura del contatto, nonostante segnali evidenti come la ripetizione insistente di squilli o la provenienza da numeri di dubbia provenienza. Anche gli operatori telefonici si stanno attivando, ma l’astuzia dei malintenzionati rende sempre più difficile bloccare le linee in modo tempestivo, lasciando così margine alle frodi.

Tutelare la propria sicurezza passa anzitutto da un atteggiamento di massima prudenza, unito all’impiego di un’app antispam capace di analizzare e filtrare i contatti entranti in tempo reale. Alcuni servizi riescono a riconoscere minacce come la tecnica del wangiri, conosciuta anche come ping call, dove si riceve uno squillo unico allo scopo di invogliare la vittima a richiamare, generando costosi addebiti. Sfruttare software dedicati e impostazioni specifiche sul telefono permette di bloccare questi tentativi fraudolenti fin dal primo squillo. Inoltre, mantenere alta la vigilanza e verificare periodicamente i numeri bloccati o segnalati come spam aiuta a non cadere in raggiri.

Consigli finali e ruolo delle istituzioni

Tra le voci più autorevoli in materia spicca l’Agcom, impegnata a rafforzare gli strumenti di protezione a favore dei cittadini, insieme ad altre istituzioni preposte alla tutela della sicurezza sui canali di comunicazione. In attesa di regolamentazioni ancora più stringenti, è consigliabile non cedere mai alla curiosità di richiamare numeri esteri sconosciuti, assecondare con prudenza le richieste telefoniche e verificare attentamente ogni messaggio sospetto. Nei casi più complessi, segnalare tempestivamente le chiamate alla propria compagnia telefonica o alle autorità competenti si rivela fondamentale. Una buona dose di consapevolezza, unita a sistemi di controllo sempre più affidabili, rappresenta il vero baluardo contro frodi e raggiri tanto improvvisi quanto insidiosi.