Chi possiede davvero gli aerei? Scopri la realtà
Oltre il 50% degli aerei non appartiene alle compagnie aeree: scopri chi sono davvero i proprietari, dati, protagonisti e impatti finanziari.
Fonte immagine: freepik
La crescente importanza del leasing aeronautico sta trasformando il modo in cui le compagnie d’aviazione gestiscono la propria flotta. Oggi, più della metà degli aerei passeggeri che solcano i cieli internazionali non appartiene più direttamente alle linee aeree, ma viene controllata da un ristretto gruppo di operatori finanziari specializzati, in un vero e proprio cambio di paradigma.
Basta pensare che circa 13.700 velivoli su un totale di 26.400 sono in mano a queste realtà, generando un impatto decisivo sugli investimenti, sulla pianificazione strategica e sulle prospettive di crescita di tutto il comparto. E, a dispetto delle insegne colorate ben visibili sugli aerei, gran parte della proprietà resta appannaggio di quelle entità di noleggio che orchestrano le sorti dell’aviazione moderna, diventandone i registi silenziosi.
Aerei: i nuovi protagonisti del noleggio
Le società di leasing si sono evolute in colossi che consentono alle compagnie aeree di aggiornare costantemente la propria flotta. Colossi come SMBC Aviation Capital, Air Lease Corporation e AerCap gestiscono una porzione rilevante di aerei, offrendo alle compagnie aeree la possibilità di adattarsi rapidamente alle oscillazioni del mercato.
In Europa, oltre 3.500 velivoli sono soggetti a contratti di noleggio: spiccano casi emblematici come quello di Wizz Air, che arriva a contare il 94% dei suoi velivoli sotto leasing, e EasyJet, che si assesta al 40%. In Italia, la stessa ITA Airways e Aeroitalia sfruttano la formula del noleggio per siglare accordi vantaggiosi, pur dovendo sostenere spese considerevoli.
I costi dietro gli accordi
Agli occhi di un osservatore esterno, il business del leasing aeronautico rappresenta un equilibrio complesso tra innovazione, flessibilità e notevoli cifre in gioco. I canoni mensili degli aerei, infatti, variano in modo significativo: si va da una base di circa 330.000 dollari al mese per modelli più datati, fino a sfiorare 800.000 dollari per aeromobili di nuova generazione, come un Boeing 787. Tali costi, per quanto elevati, risultano spesso sostenibili per gli operatori, poiché consentono di integrare negli hangar mezzi sempre aggiornati e di evitare gli oneri e le incertezze che derivano dalla proprietà diretta.
In definitiva, il leasing per gli aerei diventa un potente strumento per distribuire il rischio e rispondere alle rapide variazioni della domanda. Le compagnie beneficiano di una maggiore agilità operativa, mentre le società di noleggio hanno la certezza di contratti di medio-lungo termine che garantiscono profitti costanti.
Questa nuova configurazione ha ridisegnato la catena del valore e sta ridefinendo gli equilibri tra i produttori, i noleggiatori, gli aeroporti e gli stessi passeggeri, rendendo l’intero ecosistema dell’aviazione un luogo più dinamico, ma anche più complesso, in cui la partita si gioca sempre più sulle scelte finanziarie e sulle strategie di ampio respiro.
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