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Mutui agevolati prima casa: c’è la proroga fino al 30 giugno

13 Febbraio 2023 10:36

Fino al 30 giugno 2023 è possibile accedere ai mutui agevolati per la prima casa. Un emendamento dal Decreto Milleproroghe ha fatto slittare di tre mesi il termine ultimo entro il quale è possibile accedere a questa particolare misura.

Ma vediamo quali sono i soggetti che possono accedere a questa particolare misura.

Mutui prima casa: c’è tempo fino al 30 giugno

Grazie ad un emendamento presentato al Decreto Legge Milleproroghe, ci sarà più tempo per poter accedere agli sgravi che sono previsti dal Fondo di Garanzia Prima Casa per i Mutui.

Chi è interessato ad usufruire dei benefici previsti dalla misura avrà tempo, infatti, fino al 30 giugno 2023: il termine ultimo previsto in precedenza per accedere all’agevolazione era il 30 marzo 2023.

Ricordiamo che questo particolare beneficio è rivolto alle giovani coppie, nelle quali almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni.

Possono accedere alla misura anche i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori e i giovani con un’età inferiore ai 36 anni.

Per riuscire ad ottenere un mutuo garantito dallo Stato è necessario avere un’Isee inferiore a 40.000 euro all’anno.

È necessario, inoltre, che nel momento in cui viene presentata la domanda per ottenere il mutuo, il richiedente non sia proprietario di altri immobili ad uso abitativo.

A questa regola fanno eccezioni quelli che sono acquistati a seguito di una successione mortis causa, anche quando risultano essere in comunione con altri eventuali successori. O siano stati concessi a titolo gratuito a fratelli o genitori.

A concedere il mutuo ipotecario devono essere le banche, che hanno aderito all’iniziativa, che si basa direttamente su un protocollo di intesa sottoscritto tra l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, e il Ministero dell’Economia.

In ogni caso il prestito non potrà superare l’importo di 250.000 euro. L’immobile non dovrà, in alcun caso, rientrare nelle seguenti categorie catastali:

  • A1 – abitazioni di tipo signorile;
  • A8 – ville;
  • A9 – castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.

Il Decreto Sostegni bis ha previsto la possibilità di portare la garanzia statale all’80% per quanti rientrino nell categorie prioritarie con un Isee non superiore a 40.000 euro l’anno ed intendano richiedere un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri ed accessori.

Come funziona l’agevolazione

In estrema sintesi i soggetti, che hanno intenzione di acquistare casa attraverso un finanziamento ipotecario, hanno la possibilità di accedere al Fondo di Garanzia dei Mutui:

in questo modo potranno ottenere un mutuo dalla banca che copre l’80% del prezzo dell’immobile, che viene garantito direttamente dallo Stato.

Nel momento in cui la compravendita viene effettuata da un privato, è possibile, inoltre, beneficiare dell’esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipoteca e catasto.

Devono, comunque, essere pagate l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali.

Ricordiamo che il Tegm è il tasso di riferimento, che viene pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia, con il quale è possibile effettuare il calcolo della soglia di usura, superata la quale il finanziamento diviene illegale.

Attualmente, e fino al 31 marzo, il tasso è del 4,61% per i mutui ipotecari a tasso fisso e del 3,73% per quelli a tasso variabile.

Bankitalia riferisce che, nel corso del mese di dicembre 2022 i tassi di interesse sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di immobili sono scesi al 3,36% dal 3,55% di novembre.