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Bonus ristrutturazione 2023: come funziona l’agevolazione adesso

11 Gennaio 2023 14:38

Anche nel 2023 attraverso il bonus ristrutturazione i contribuenti hanno la possibilità di accedere ad una detrazione fiscale corrispondente al 50% della spesa sostenuta, per un importo massimo di 96.000 euro.

Possono chiedere questa particolare agevolazione quanti effettuino dei lavori in casa.

Il bonus ristrutturazione è stato prorogato grazie alla Legge di Bilancio 2022 per i lavori eseguiti o da eseguire nel 2022, nel 2023 e nel 2024.

Norme e regole per poter accedere a questa misura rimangono invariate per questo ed il prossimo anno.

Bonus ristrutturazione 2023: come funziona

Nel 2023 il bonus ristrutturazione spetta per le spese che sono state sostenute nel corso dell’anno.

La proroga dell’agevolazione è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2022: nulla è stato inserito nella Manovra 2023.

Questo significa che, al netto di eventuali future modifiche, la detrazione spetterà anche per il prossimo anno.

In estrema sintesi, i contribuenti avranno la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale per le spese di riqualificazione edilizia, di manutenzione straordinaria ed ordinaria (in questo caso per i condomini).

La spesa massima prevista è pari a 96.000 euro.

I contribuenti, che usufruiscono del bonus ristrutturazione, hanno la possibilità di ottenere un vero e proprio rimborso Irpef pari alla metà delle spese che sono state sostenute. Entro il limite che abbiamo appena indicato.

Originariamente la misura prevedeva una detrazione pari al 36% delle spese sostenute, per un importo massimo di 48.000 euro.

In un secondo momento sono stati aumentati sia l’entità della detrazione, che il limite massimo della spesa.

I lavori per i quali spetta il rimborso

Quali sono le regole per poter accedere al bonus ristrutturazioni?

La domanda più corretta da porre, comunque, sarebbe: quali lavori danno diritto ad ottenere il credito d’imposta?

Le opere, che permettono di accedere alla detrazione del 50%, sono le seguenti:

  • i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo per le unità immobiliari residenziali appartenenti a qualsiasi categoria catastale, comprese le pertinenze;
  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuate sulle parti comuni dei condomini.

È possibile accedere al bonus ristrutturazione anche per i cosiddetti lavori effettuati in economica, ossia per gli interventi che sono eseguiti in proprio.

In questo caso, come è stato chiarito dalla circolare n. 28 del 25 luglio 2022 dell’Agenzia delle Entrate, danno diritto alla detrazione del 50% le spese per acquistare i materiali.

A titolo di esempio, questi sono i lavori considerati di manutenzione ordinaria:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • recinzione dell’area privata;
  • costruzione di scale interne.

Questo significa, in estrema sintesi, che rientrano tra i lavori di manutenzione ordinaria, che danno la possibilità di accedere al bonus ristrutturazione, anche quelli per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento.