Bonus libri scolastici 2025-2026: come funziona regione per regione
Come ottenere il bonus libri scolastici 2025-2026: requisiti, importi, scadenze e modalità regione per regione per le famiglie italiane.
Fonte immagine: Finanza.com
Negli ultimi tempi, molte famiglie italiane si ritrovano a dover fare i conti con le nuove opportunità offerte dal bonus libri scolastici per l’anno 2025-2026. È un sostegno che riguarda da vicino le scuole secondarie, dove la spesa per i testi può incidere pesantemente sul bilancio domestico.
In un panorama così frammentato, ogni regione ha messo a punto misure specifiche che puntano a sgravare i nuclei con più difficoltà economiche, spesso basate su rigorosi parametri di ISEE per garantire la massima equità. L’accesso alle forme di sconto e rimborso può variare, ma l’obiettivo comune è offrire una mano concreta a chi fatica a sostenere il costo di libri e strumenti indispensabili allo studio.
Iniziative regionali e scadenze
Per esempio, in Calabria si favoriscono gli studenti delle superiori con ISEE inferiore a 6.000 euro, mentre la Campania introduce due fasce di reddito che vanno fino a 10.633 e 13.300 euro, dando priorità alle famiglie con disponibilità limitate. In Emilia-Romagna, la richiesta si compila esclusivamente online tra il 5 settembre e il 26 ottobre, un periodo da tenere bene a mente perché i moduli vanno inoltrati con SPID.
Allo stesso modo, il Lazio impone un tetto di 15.493,71 euro, con scadenze entro metà ottobre, permettendo l’ottenimento gratuito dei testi e agevolazioni su materiali didattici di base. Ogni regione, insomma, stabilisce procedure e calendari che richiedono attenzione e puntualità, ricordando a tutti quanto sia cruciale controllare i rispettivi siti istituzionali per dettagli aggiornati e requisiti specifici.
Strumenti di sostegno e importi erogati
Nel nord Italia, la Lombardia mette in campo la dote scuola, con contributi variabili tra i 150 e i 500 euro, senza limiti di età molto stretti (fino a 21 anni). Il Piemonte, invece, mira a sostenere non soltanto i libri ma anche le spese di iscrizione alle scuole paritarie, grazie al voucher scuola da 19 milioni destinato in parte anche agli studenti con disabilità.
Ancora, il Veneto lancia il buono libri con un massimale ISEE di 15.748,78 euro, accettando domande tra il 16 settembre e il 18 ottobre. In tutti questi casi, conoscere la propria fascia di reddito diventa determinante per accedere alle sovvenzioni, che talvolta includono riduzioni sui costi di ulteriore materiale didattico.
Verso la riduzione delle disparità
Nel resto del Paese, la Puglia applica soglie ISEE di 10.632,94 euro, estendibili a 14.000 euro per famiglie numerose, mentre la Toscana adotta il “Pacchetto scuola” per allievi fino a 20 anni, includendo cifre tra 130 e 300 euro. Tutti questi interventi testimoniano come le autorità regionali puntino a bilanciare le diverse esigenze territoriali, offrendo a ciascun nucleo la possibilità di ridurre spese e incertezze.
In giochi di equilibrio tra disponibilità finanziarie e bisogni sociali, questi interventi restano vitali per garantire un percorso didattico più sereno, tenendo sempre presente che le modalità di accesso possono variare di anno in anno. In definitiva, il sistema di sostegno per il 2025-2026 mostra una volontà condivisa di aiutare i giovani nello studio e sostenere i bilanci domestici di chi più ne ha bisogno.
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