Finanza Personale Autostrade, arrivano i nuovi cartelli verdi: cambiano i limiti di velocità?

Autostrade, arrivano i nuovi cartelli verdi: cambiano i limiti di velocità?

Dal 2025, sulle autostrade italiane arrivano i cartelli verdi con limiti di velocità variabili per migliorare sicurezza e traffico.

5 Giugno 2025 13:30

Un vento di cambiamento soffia sulle autostrade italiane: a partire da giugno 2025, la segnaletica si prepara a una vera e propria rivoluzione con l’arrivo dei cartelli verdi. Non si tratta solo di una novità estetica, ma di un passo deciso verso una mobilità più moderna e intelligente, capace di dialogare con le esigenze di chi viaggia e con le sfide di un traffico sempre più complesso. In un Paese dove l’auto resta il mezzo di trasporto prediletto, ogni innovazione sulla rete autostradale assume il sapore di una piccola rivoluzione quotidiana.

Il cuore di questa trasformazione risiede nell’introduzione dei limiti velocità variabili, un sistema che promette di rendere la sicurezza stradale una priorità ancora più concreta e percepibile. I nuovi cartelli, dal caratteristico colore verde, saranno infatti in grado di comunicare in tempo reale le velocità consigliate, adattandosi come un abito su misura alle condizioni di asfalto, clima e intensità del traffico.

Autostrade e cartelli verdi: che fine faranno i limiti ordinari

L’iniziativa, voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non andrà a sostituire i limiti ordinari, ma si inserirà come una guida supplementare, pensata per suggerire comportamenti più responsabili e per prevenire quelle situazioni in cui l’imprevedibilità può fare la differenza. Si pensi, ad esempio, ai temporali improvvisi o alle code che si formano senza preavviso nelle autostrade: con i cartelli verdi, la segnaletica potrà suggerire di ridurre la velocità proprio dove serve, aiutando così a evitare incidenti e a mantenere una circolazione più fluida.

Nel dettaglio, i nuovi cartelli verdi saranno testati inizialmente sulle principali arterie a tre corsie: la A1 nel tratto Bologna-Firenze, la A4 da Torino a Trieste e la A14 da Bologna a Taranto. Si partirà da qui, con un’implementazione graduale che permetterà di monitorare con attenzione gli effetti sulla viabilità e sulla sicurezza stradale. Sulla corsia centrale, ad esempio, il limite suggerito potrà scendere fino a 110 km/h in caso di pioggia, mentre la corsia di sinistra resterà riservata ai veicoli più veloci – fino a 130 km/h – ma solo con asfalto asciutto e condizioni regolari. La corsia di destra, invece, continuerà a essere il regno dei mezzi più lenti, mantenendo così quella gerarchia di flussi che è alla base di una guida ordinata.

Le conseguenze di questa novità

Le indicazioni dei cartelli verdi potrebbero avere conseguenze non solo sulla sicurezza personale, ma anche dal punto di vista legale e assicurativo. Un incentivo in più, insomma, a prestare attenzione e a calibrare la propria guida in base alle reali condizioni del momento, abbandonando abitudini ormai superate e abbracciando una maggiore consapevolezza al volante.

L’obiettivo dichiarato è triplice: ridurre il rischio di incidenti, favorire una circolazione più scorrevole ed evitare congestioni che spesso si traducono in perdite di tempo e stress per gli automobilisti. Ma c’è di più: con i cartelli verdi e i limiti velocità variabili, si punta anche a promuovere un utilizzo più razionale delle corsie, educando gli utenti a rispettare le regole e a collaborare per una convivenza stradale più armoniosa.

L’Italia, con questa scelta, si mette al passo con i partner continentali più avanzati, dimostrando che anche sulle autostrade italiane è possibile innovare senza rinunciare alla tradizione. Una strada, questa, che passa dalla tecnologia ma che, soprattutto, mette al centro le persone e la loro sicurezza stradale, nella convinzione che ogni viaggio possa essere non solo più veloce, ma anche più sicuro e consapevole.

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