News Notiziario Notizie Italia Huawei, fondatore Zhengfei al Sole 24 Ore: ‘Usa ci attaccano perchè consapevoli sorpasso su 5G’

Huawei, fondatore Zhengfei al Sole 24 Ore: ‘Usa ci attaccano perchè consapevoli sorpasso su 5G’

23 Luglio 2019 07:50

Il Sole 24 Ore ha intervistato Ren Zhengfei, fondatore e ceo di Huawei, il colosso cinese per le infrastrutture per tlc nato nel 1987, da mesi sotto i riflettori anche per l’arresto, lo scorso dicembre, di sua figlia Meng Wanzhou, direttore finanziario del gruppo, in Canada. Arresto ordinato dalle autorità americane con l’accusa di violazione dell’embargo con l’Iran.

«Le sembro un principe del male? Le faccio paura?». Ride il dirigente mentre risponde alla domanda del cronista sull’opportunità di dare fiducia a una realtà come Huawei, e facendo riferimento alla definizione di Trump, che lo ha chiamato, per l’appunto, principe del male.

Così Il Sole 24 Ore:

“Huawei per Zhengfei è come l’aereo Ilyushin Il-2, della seconda Guerra Mondiale, visto su Internet e di cui si è innamorato perché «colpito, con un corpo pieno di buchi tranne il cuore che sta ancora battendo».

Secondo il numero uno del colosso, gli Usa hanno iniziato ad attaccare Huawei sul 5G perché diventati consapevoli «del sorpasso di Huawei», cosa che impedirà agli Usa «di installare backdoors (le ‘porte’ attraverso cui carpire informazioni, ndr.) e fare spionaggio». Zhengfei non si esime dal dare un consiglio anche all’Europa: meglio non «legarsi troppo al carro Usa» e cercare invece di sfruttare le opportunità del mercato cinese.

Al cronista che gli ha fatto notare che “si è parlato del nuovo sistema Hongmeng come possibile alternativa ad Android (di Google), il dirigente ha risposto così: “È un sistema in realtà pensato per l’IoT. Attualmente lo applichiamo a smartwatch, alle tv 8K e al car networking. Per quanto riguarda il sistema Android sugli smartphone, dobbiamo aspettare che Google ottenga il via libera dal Governo degli Stati Uniti”.

In ogni caso, “non avremo alcun problema di sopravvivenza per gli attacchi degli Usa. Certo, dovremo rimpiazzare alcune versioni e alcuni prodotti. Il calo di 30 miliardi di dollari dai 135 miliardi previsti è comunque un “worst case scenario”. Dal 2021 torneremo a crescere”.