News Notiziario Notizie Italia Berlusconi, l’attacco di Schulz: bizzaro che sia in politica dopo tutti gli scandali’. Preoccupato per Meloni: ‘euroscettica e anti-europeista’

Berlusconi, l’attacco di Schulz: bizzaro che sia in politica dopo tutti gli scandali’. Preoccupato per Meloni: ‘euroscettica e anti-europeista’

25 Luglio 2022 10:41

“Bizzarro come quest’uomo possa sopravvivere politicamente ancora e ancora dopo tutti gli scandali”. Così Martin Schulz, ex presidente del Parlamento europeo, presidente della Fondazione Friedrich Ebert, parla di Silvio Berlusconi in un’intervista al quotidiano La Stampa.

“La mia opinione su Berlusconi è nota. Ma la situazione è davvero bizzarra: come quest’uomo possa sopravvivere politicamente ancora e ancora dopo tutti gli scandali è piuttosto interessante. Non ha fatto del bene al Paese. E ora sta giocando di nuovo un ruolo ambiguo”, sottolinea Schulz.

Per quanto riguarda la crisi politica che è tornata ad attanagliare l’Italia, con la crisi di governo che giovedì scorso 21 luglio è culminata nelle dimissioni di Mario Draghi, costringendo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a sciogliere le Camere, Schulz si è così espresso:

“Se si conoscono le persone coinvolte – Conte, Berlusconi, Salvini e Meloni – allora si capisce. Sono tutti politici a cui non importa servire l’Italia. L’importante per loro è mantenere il proprio potere e la propria influenza. E riconoscere tutto ciò è amaro”.

E “se Meloni diventerà capo del governo, dipenderà anche da Salvini e Berlusconi ed è difficile prevedere cosa può succedere in Italia e in Europa. Lei è un’euroscettica e antieuropeista di destra radicale. Allo stesso tempo, l’Italia dipende dai soldi di Bruxelles”, ha fatto notare ancora Schulz.

Intanto così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ad Agorà su Rai3, riguardo alle indiscrezioni relative all’ipotesi di Berlusconi alla presidenza del Senato:

“Non ne abbiamo mai parlato, per carità. Berlusconi può fare tutto” ma “sarà lui a decidere come impegnarsi. Non c’è nessun accordo o patto, figuriamoci se si mette a trattare sulla presidenza del Senato”.