Finanza Notizie Italia Emergenza Coronavirus fa deragliare Borsa Italiana, i titoli più esposti

Emergenza Coronavirus fa deragliare Borsa Italiana, i titoli più esposti

24 Febbraio 2020 09:44

Gli sviluppi dell’epidemia del coronavirus in Italia si fanno sentire con forza a Piazza Affari con tutti i titoli del Ftse Mib in profondo rosso. Il bilancio dei contagi in Italia è salito questa mattina oltre quota 200, con 4 morti. Di pari passo accelera anche il numero di morti in Cina: ieri sono stati 150, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza.

La reazione emotiva di Piazza Affari

Subito in avvio sono scattate molteplici sospensioni per eccesso di ribasso per le maggiori blue chip di Piazza Affari. IL Ftse Mib al momento segna un calo di oltre il 4% in area 23.700 punti, oltre mille punti sotto la chisura di venerdì. Già venerdì scorso l’indice Ftse Mib aveva chiuso in affanno a -1,2% con l’emergere dei primi casi contagi in Lombardia e Veneto.

Tra le blue chip milanesi spiccano i cali marcati dei titlli del lusso, il settore maggiormente esposto al rischio coronavirus. Salvatore Ferragamo è arrivao a cere il 9%, -6% Moncler. Spicca poi il -10% della Juventus con la prospettiva dello svolgimento delle partite a porte chiuse e il possibile rinvio di Juventus-Inter.

Tra le banche ribassi tra il 4 e il 5% per Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM. I tre istituti hanno reso noto ieri sera misure per pronteggiare l’emergenza corinavirus. Intesa Sanpaolo ha reso noto di aver disposto la chiusura delle filiali dei Comuni oggetto dei provvedimenti governativi (11 comuni, tra cui 10 nel lodigiano). UniCredit,a protezione di dipendenti e clienti, ha attivato protocolli di salute e sicurezza, la banca di piazza Gae Aulenti incoraggia i dipendenti che si trovano nelle città più colpite ad affidarsi a soluzioni alternative di lavoro concordate, come ad esempio, ove possibile, il lavoro a distanza; la Torre Unicredit Gae Aulenti a Milano oggi sarà aperta come di consueto.

L’aggiornamento sui casi in Italia e possibili impatti sul PIL

Stando agli ultimi aggiornamenti, l’Italia è il terzo paese più colpito dal coronavirus. Il Governo ha emanato un decreto legge per introdurre un pacchetto di interventi straordinari in grado di isolare le zone del contagio (al momento circoscritte a una decina di comuni e 50 mila abitanti) per un paio di settimane. Per gli 11 paesi delle zone focolaio è scattato il cinturamento: posti di blocco delle forze dell’ordine impediscono l’ingresso e l’uscita degli abitanti (circa 50mila in tutto). La Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di contagiati, 112, compresi i due morti. Chiuse scuole, università. Divieto di ingresso anche ai musei. Sospese le messe, stop anche alle visite al Duomo di Milano (per i turisti) e alla Scala.

La Lombardia e il Veneto rappresentano il 30% circa del PIL Italiano. “Ci aspettiamo quindi un impatto negativo ma temporaneo sul GDP italiano”, argomenta Equita.

I titoli di Piazza Affari più esposti
“Ci aspettiamo un impatto negativo ma temporaneo”, dicono gli analisti di Equita Sim – . I rischi principali sono relativi alle società che hanno attività direttamente collegate ai flussi turistici e alla gestione di eventi (lusso, Fiera Milano, IEG), alle società con elevata esposizione ai consumi/attività commerciali in Italia (Nexi, Marr, Geox, OVS, IVS, Amplifon) e alle società che hanno elevata concentrazione di attività produttive in Nord Italia, in caso di deterioramento della situazione che porti a blocchi produttivi (IMA, Interpump, Zignago) . I titoli finanziari saranno impattati indirettamente dal calo del PIL.