News Finanza Indici e quotazioni Wall Street in rialzo, persiste inversione curva rendimenti: tassi 2y oltre 3%. Samsung scatena buy sui chip. E c’è la meme stock che fa +10%

Wall Street in rialzo, persiste inversione curva rendimenti: tassi 2y oltre 3%. Samsung scatena buy sui chip. E c’è la meme stock che fa +10%

7 Luglio 2022 16:15

Wall Street in rialzo, dopo la terza sessione consecutiva di guadagni per l’indice S&P 500, nonostante i toni indiscutibilmente hawkish sui tassi arrivati ieri con la pubblicazione delle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, relative all’ultima riunione del 15 giugno.

In quell’occasione la banca centrale Usa guidata da Jerome Powell ha alzato i tassi di 75 punti, al nuovo range compreso tra l’1,50% e l’1,75%, procedendo alla stretta monetaria più forte dal 1994.

Dalle minute è emersa la determinazione della Fed a continuare ad alzare i tassi nella sua lotta contro l’inflazione. Una stretta monetaria di 50 o di 75 punti base sarebbe “probabilmente appropriata” nella prossima riunione di luglio, in calendario il 26 e il 27 luglio, si legge nel documento. Ancora, dai verbali è risultato che la Fed potrebbe diventare ancora più aggressiva, nel caso in cui l’elevata inflazione dovesse persistere.

“Molti esponenti (del Fomc) hanno osservato la presenza “di un rischio significativo che l’inflazione possa diventare radicata se i mercati dovessero mettere in dubbio la determinazione della banca centrale a combatterla” .

Il Fomc ha parlato al contempo della presenza di “rischi al ribasso per la crescita (dell’economia Usa, dunque del Pil), inclusa la possibilità che i rialzi della Fed producano un impatto più forte di quanto anticipato”.

I mercati azionari hanno incassato il colpo delle minute della Fed senza traumi, e oggi continuano a puntare verso l’alto. Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones avanza di 170 punti circa (+0,55%), a 31.208 circa; lo S&P 500 fa +0,87% a 3.878 punti, mentre il Nasdaq guadagna +1,24% a 11.505.

La paura di ulteriori strette monetarie aggressive da parte di Powell & Co che finiscano con il deragliare la crescita dell’economia, fino a scatenare una recessione negli Usa, è confermata tuttavia dall’inversione della curva dei rendimenti nel tratto 2-10 anni, che continua a persistere.

I tassi a 10 anni sono scattati dopo la pubblicazione dei verbali della Fed di oltre +11 punti, fino al 2,924%, mentre quelli a 30 anni sono saliti di oltre 10 punti base, al 3,126%. La curva dei rendimenti Usa è rimasta invertita, in quanto i tassi dei Treasuries a 2 anni si sono confermati più alti rispetto a quelli decennali, dopo uno scatto di ben 15 punti base fino al 2,967%.

L’inversione della curva dei rendimenti nel tratto 2-10 anni è nota per essere considerata segnale che anticipa l’arrivo di una recessione, anche se diversi sono gli economisti che hanno cercato di sfatare la correlazione.

L’ultima volta che la curva dei rendimenti si è invertita è stata a giugno, seppur per una breve durata. L’inversione si era manifestata già nella sessione del 31 marzo scorso.

I tassi sui Treasuries continuano a salire, con quelli decennali che scattano al 2,952%, a fronte del 3,008% dei tassi a due anni, che superano così la soglia del 3%.

Effetto positivo dalla guidance di Samsung sui titoli hi-tech in generale e delle società di chip in particolare. La guidance da un assist a colossi dei semiconduttori come Nvidia e Advanced Micro Devices, così come a Micron Technology.

Il colosso sudcoreano ha annunciato oggi la guidance sui numeri relativi al fatturato e agli utili del secondo trimestre del 2022, calmando i nervi degli investitori sul futuro dell’industria dei chip da $550 miliardi, alle prese con le conseguenze dell’indebolimento delle spese per consumi e il balzo delle materie prime. Non che la guidance sia stata entusiasmante, tutt’altro. Ma è stata migliore rispetto a quanto temuto.

Tra gli altri titoli focus anche sulla meme stock Gamestop, che vola fino a +10% dopo la notizia relativa alla decisione del cda di approvare una operazione di split azionario di 4 a 1.

In ripresa i titoli energetici, con gli acquisti che interessano Chevron ed Exxon. Balzo importante anche per Freeport-McMoRan e Nucor, sulla scia del trend positivo dei titoli delle commodities.