News Finanza Indici e quotazioni Wall Street giù: paura bolla Tesla dopo +25% in una settimana. Twitter paga sospensione Trump con tonfo -12%

Wall Street giù: paura bolla Tesla dopo +25% in una settimana. Twitter paga sospensione Trump con tonfo -12%

11 Gennaio 2021 16:27

Inizio di settimana negativo per la borsa Usa, con l’indice Dow Jones che arretra di oltre 160 punti e il Nasdaq che cede più dell’1%. Male anche lo S&P, che cede lo 0,70%.

Il timore che serpeggia nei mercati azionari è che si sia corso troppo e che gli indici e le singole azioni versino in una condizione di ipercomprato.

Focus su Tesla, che arretra dopo essere balzata del 25% la scorsa settimana e dopo un guadagno di ben +800% negli ultimi 12 mesi. Il rally è stato tale che l’azione viene scambiata a un valore pari a 90 volte il flusso di cassa del 2021.

Il timore che si sia corso troppo porta il titolo ad affondare del 4%.

Un altolà agli acquisti, almeno in senso psicologico, sembra arrivare anche dal Bitcoin, che è capitolato di oltre il 20% in due giorni, perdita record dal marzo del 2020, dopo essere salito al record di sempre, avvicinandosi a quota $42.000.

“Dopo essere stati bullish per diversi mesi, stiamo diventando sicuramente più cauti sul mercato azionario, a questi livelli. – ha commentato Matt Maley, responsabile strategist di mercato di Miller Tabak, in una nota diffusa nella giornata di domenica e riportata dal sito della Cnbc – Crediamo che gran parte del rally dai minimi di marzo sia alle nostre spalle…e che è probabile che una correzione inizi nel primo trimestre di quest’anno”.

Tra altri titoli Boeing scende di oltre il 3% sul Dow Jones. La scorsa settimana l’indice S&P 500 è salito per quattro sedute consecutive, riportando il record di sempre e avanzando dell’1,8% su base settimanale; record anche per il Dow Jones e il Nasdaq, che hanno guadagnato rispettivamente, su base settimanale, l’1,6% e il 2,4%.

Tonfo di Twitter, che ha ceduto fino a -12% dopo la decisione del social di sospendere in via permanente l’account di Donald Trump, a seguito delle istigazioni, da parte del presidente degli Stati Uniti, che hanno indotto i suoi supporter ad attaccare Capitol Hill lo scorso 6 gennaio. L’attacco si è concluso con 5 morti.

Con la sua decisione, motivata con il rischio di ulteriore incitamento alla violenza da parte di Trump e le conseguenti perdite del titolo, la società di microblogging ha perso $5 miliardi di valore di mercato.

Sembra che la Germania di Angela Merkel non abbia accolto inoltre con favore la sospensione dell’account di Donald Trump da parte di Twitter, o comunque abbia espresso qualche riserva.

In particolare il portavoce di Merkel Steffen Seibert ha ricordato che sulla libertà di opinione si può intervenire, ma “entro la legge e all’interno di un quadro stabilito dalla legge, non con una decisione presa dai vertici delle piattaforme di social media”.

Parlando con giornalisti a Berlino, il portavoce ha detto che, “visto da questo punto di vista, la cancelliera (Merkel) ritiene ‘problematico’ il fatto che l’account di Trump sia stato sospeso in modo permanente”.