News Finanza Indici e quotazioni Wall Street futures contrastati, rotazione da titoli tech verso ciclici affossa ancora Nasdaq. Occhio a tassi Treasuries

Wall Street futures contrastati, rotazione da titoli tech verso ciclici affossa ancora Nasdaq. Occhio a tassi Treasuries

10 Novembre 2020 13:27

La rotazione dai titoli hi-tech verso i titoli ciclici continua. All’indomani della notizia sull’efficacia superiore al 90% del vaccino anti-Covid, a cui stanno lavorando il colosso farmaceutico Usa Pfizer e la società biotech tedesca BioNTech, il Nasdaq rimane sotto pressione. E’ quanto emerge dall’andamento dei futures sugli indici azionari Usa: i futures sul Dow Jones avanzano di 244 punti, o +0,8%, mentre quelli sullo S&P 500 sono al momento piatti. Entrambi i listini avevano testato valori massimi intraday alla vigilia.

I futures sul Nasdaq sono invece in ribasso e cedono l’1,6%. Continuano a soffrire in particolare i titoli stay at home Amazon -2%, Zoom -2% e Netflix – 1% dopo i forti crolli della giornata di ieri, quando Zoom Video ha sofferto un tonfo del 5%, Netflix ha fatto -8,6%, Microsoft -2,38%.

Continuano a salire invece i titoli che sono stati affossati più di tutti dagli effetti della pandemia COVID-19:

United Airlines sale anche oggi, avanzando del 2%, dopo il rally +15% di ieri, Carnival incassa un altro 6% dopo essere volata di oltre +25%.

Tornando alla notizia di Pfizer, che ha innescato acquisti scatenati sugli asset di rischio di tutto il mondo, nella giornata di ieri il colosso americano ha annunciato che lo studio clinico di fase 3 del candidato vaccino che sta sviluppando con la tedesca BioNTech ha mostrato un’efficacia superiore al 90%, una percentuale ben oltre le aspettative.

Pfizer e BioNTech chiederanno l’autorizzazione all’uso di emergenza alla Food and Drug Administration (FDA) subito dopo il raggiungimento del traguardo di sicurezza richiesto, che attualmente dovrebbe avvenire nella terza settimana di novembre (qualche settimana prima della fine dello studio di Fase 3).

Il risk on attivato dalla notizia ha fatto salire anche i rendimenti dei Treasuries Usa: quelli decennali hanno superato la soglia dello 0,95%, volando fino allo 0,975%, al record dallo scorso 20 marzo. Quelli trentennali sono saliti di 15 punti base all’1,742%. Oggi tuttavia i tassi decennali fanno dietrofront, tornando in area 0,942%.