Wall Street: futures in rialzo, oggi è il giorno di Amazon e Google. Dopo la febbre scattano sell su GameStop e argento
Futures Usa in rialzo dopo la sessione positiva della giornata di ieri, con cui Wall Street ha inaugurato il mese di febbraio.
I futures sul Dow Jones salgono di oltre 260 punti (+0,89%), a 30.374 punti, mentre quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,90% circa a 13.352. I futures sullo S&P guadagnano lo 0,89% a 3.800 punti circa.
Nella sessione di ieri, il Dow Jones Industrial Average è salito di 229.29 a 30,211.91. Lo S&P 500 ha guadagnato l’ 1,6% a 3.773,86 punti, mentre il Nasdaq Composite è balzato del 2,6% a 13.403,39.
La stagione degli utili trimestrali prosegue negli States, con Pfizer ed ExxonMobil che pubblicheranno i risultati di bilancio prima dell’inizio delle contrattazioni odierne, e Amazon e Alphabet (la holding a cui fa capo Google), che toglieranno il velo sui conti dopo la fine della sessione.
Ritracciano dopo la carica di buy partita dalla sezione #wallstreetbets di Reddit sia il titolo GameStop che i prezzi dell’argento.
GameStop arretra del 30% in premercato, mentre all’indomani dei #silversqueeze le quotazioni dell’argento scendono di oltre il 5% a $27,88 l’oncia. Il contratto spot sull’oro scende dello 0,2% a $1,856.86 l’oncia, mentre i futures sull’oro arretrano dello 0,3% a $1.858,60 l’oncia.
La forte tempesta di neve che si sta abbattendo sulla costa nordorientale degli Stati Uniti – colpendo New York ma non solo – e l’impegno dei paesi dell’Opec+ a varare i tagli necessari all’offerta sostengono le quotazioni del petrolio. I prezzi del contratto WTI sul petrolio scambiato a New York e del Brent salgono oggi entrambi di oltre +2%, attestandosi rispettivamente a $54,80 e $57,60 al barile.
Sul forex, l’euro perde terreno scontando i dati sul Pil dell’area euro, che si è contratto nel 2020 del 6,8%, subendo una contrazione record, a causa delle misure di restrizione e di lockdown imposti nell’area per arginare i contagi del coronavirus.
Già nella sessione di ieri, la moneta unica aveva riportato la flessione più forte in due settimane e mezzo, a seguito della pubblicazione del dato relativo alle vendite al dettaglio in Germania, scese a dicembre più delle attese. Il dato è scivolato per la precisione al ritmo record del 9,6% in termini reali dopo il +1,1% di novembre (rivisto al ribasso).
L’euro perde lo 0,22% nei confronti del dollaro a $1,2034, arretrando dello 0,15% nei confronti dello yen a JPY 126,36 e dello 0,12% nei confronti del franco svizzero, a CHF 1,0805. Il rapporto EUR-GBP è in flessione anch’esso, dello 0,30%, a GBP 0,88.