Fisco Tasse e imposte Legge di Bilancio 2026: bonus ristrutturazioni, Irpef e nuove misure sanitarie

Legge di Bilancio 2026: bonus ristrutturazioni, Irpef e nuove misure sanitarie

Scopri le novità della Legge di Bilancio 2025: bonus ristrutturazioni, riduzione Irpef, rafforzamento sanità e rottamazione cartelle.

10 Ottobre 2025 17:30

La progettazione di una legge di bilancio 2026 improntata a crescita moderata e supporto alle famiglie richiede, a nostro avviso, un delicato equilibrio tra prudenza e visione strategica. Il Governo, consapevole del clima economico non privo di incertezze, sembra voler rafforzare il potere d’acquisto dei cittadini, evitando al contempo scossoni alla sostenibilità dei conti pubblici.

Si prospettano interventi mirati per sostenere il sistema produttivo e alleggerire la pressione fiscale sui redditi medi, mentre si rinnova l’attenzione verso i servizi essenziali per le famiglie italiane.

Prudenza e sostegno

L’aumento dei fondi destinati alla sanità rappresenta un segnale di forte impegno nel garantire un servizio efficiente e in grado di accorciare le liste d’attesa. Altrettanto significativa è la riconferma del bonus ristrutturazioni, studiatamente ridisegnato per rendere gli interventi di rinnovamento più accessibili e meno ingarbugliati dalle procedure burocratiche che avevano complicato i precedenti incentivi.

Nel contempo, la flessibilità concessa dalla possibile riduzione dell’IRPEF dal 35% al 33% si inserisce nella cornice di una politica che punta a sostenere la domanda interna e, di riflesso, la vitalità del sistema economico nazionale. Per le famiglie, inoltre, emergono conferme sull’intonazione sociale della manovra, inclusi congedi parentali con copertura più ampia.

Nuovi equilibri fiscali

Sul fronte del gettito, la rottamazione cartelle si propone come ultimo baluardo di aiuto per contribuenti effettivamente in difficoltà, cercando di salvaguardare la credibilità del sistema fiscale attraverso criteri di equità e trasparenza. In parallelo, agli istituti di credito verrà richiesto un contributo mirato sulle plusvalenze, così da rendere più bilanciata la partecipazione di tutti i settori alla stabilità dei conti pubblici.

Non manca l’attenzione alle imprese: la manovra introduce incentivi imprese con meccanismi automatici, più semplici e orientati all’innovazione, superando la frammentazione riscontrata in precedenti programmi come Industria 4.0 e 5.0. Tali strategie dovrebbero favorire una modernizzazione più fluida dei processi produttivi e una crescita sostenibile nel lungo periodo.

Previsioni e oltre

Nello scenario delle previsioni PIL, il Governo mantiene un profilo di sobrietà, stimando un lieve incremento dello 0,5%, mentre l’OCSE viaggia su una stima dell’1,2%. Queste due prospettive diverse testimoniano l’incertezza del contesto economico globale e la necessità di piani flessibili, capaci di adattarsi alle variabili internazionali in continuo divenire. La Banca d’Italia ha ribadito l’importanza di tagli selettivi ai ministeri, sottolineando l’urgenza di misure strutturali che garantiscano la tenuta del bilancio statale.

In definitiva, la manovra vuole unire disciplina e prospettiva di stabilità, valorizzando l’intervento pubblico senza rinunciare a una visione di crescita: uno scenario che, seppur cauto, potrebbe rivelarsi la chiave di volta per dare nuova linfa alle ambizioni delle famiglie e delle imprese.

Se vuoi aggiornamenti su Fisco inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.