Fisco Dichiarazioni Detrazione abbonamenti trasporto pubblico: come funziona e chi può beneficiarne

Detrazione abbonamenti trasporto pubblico: come funziona e chi può beneficiarne

Come ottenere la detrazione fiscale del 19% per gli abbonamenti ai trasporti pubblici nel 2024, limiti di spesa e requisiti per beneficiarne.

10 Settembre 2025 14:30

Scoprire la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale può rappresentare un incentivo notevole per chi intende muoversi in città con maggiore comodità e ridurre i costi di viaggio. Da qualche anno, infatti, la normativa italiana agevola l’utilizzo dei servizi di trasporto collettivo riconoscendo un rimborso pari al 19% delle spese sostenute, con un tetto massimo che corrisponde a 47,50 euro annui.

Si tratta di un’opportunità concreta per chi punta a un risparmio sulla dichiarazione dei redditi e, al contempo, desidera sostenere una forma di mobilità più responsabile e rispettosa dell’ambiente. L’obiettivo è duplice: da un lato favorire la scelta di mezzi alternativi all’auto privata, dall’altro mettere a disposizione un concreto sostegno economico per i cittadini.

Come funzionano gli incentivi

Il bonus è pensato per chi acquista abbonamenti trasporto pubblico su scala locale, regionale o interregionale, indipendentemente dalla frequenza di utilizzo. A livello fiscale, l’importo massimo deducibile è pari a 250 euro, ma la percentuale riconosciuta è del 19%, ragion per cui il beneficio effettivo si attesta su 47,50 euro.

Questo vantaggio si applica pienamente fino a una soglia di reddito pari a 120.000 euro, per poi ridursi gradualmente e azzerarsi al raggiungimento di 240.000 euro. Un altro aspetto chiave è il principio di cassa: conta la data del pagamento e non il periodo di validità dell’abbonamento. Pertanto, se un titolo di viaggio viene acquistato a dicembre di un determinato anno, la detrazione andrà fatta valere nella dichiarazione relativa allo stesso anno di acquisto.

Requisiti e condizioni da rispettare

Affinché la procedura si svolga regolarmente, è essenziale presentare documenti di spesa con pagamenti tracciabili. Questo significa che bonifici bancari, bollettini o carte elettroniche sono le uniche modalità ammesse, mentre il contante rende impossibile la verifica e quindi invalida ogni diritto al bonus.

Inoltre, bisogna conservare con cura il titolo di viaggio e la ricevuta d’acquisto: solo così si potrà dimostrare l’effettivo sostenimento della spesa e l’eventuale reddito complessivo di riferimento. Queste regole nascono dall’esigenza di garantire trasparenza, evitare abusi e incentivare un uso più consapevole dei servizi di trasporto pubblico, anche in termini di tutela ambientale e riduzione del traffico stradale.

Come presentare la domanda

Una volta verificate le condizioni necessarie, basterà indicare la spesa sostenuta nel modello 730, da inviare entro la scadenza fissata al 30 settembre dell’anno successivo ai pagamenti. Se, ad esempio, un abbonamento viene pagato nel 2024, la relativa detrazione andrà segnalata nel 730 del 2025.

Questa procedura consente ai contribuenti di usufruire del beneficio in modo relativamente semplice e offre uno strumento concreto per alleggerire i costi del trasporto. Quando si considerano i risparmi ottenuti sul lungo periodo, unitamente al contributo positivo in termini di viabilità e ambiente, è chiaro che approfittare di questo bonus costituisce un valido investimento per tutti.

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