Fisco Assegno unico settembre 2025: importi, pagamenti e arretrati

Assegno unico settembre 2025: importi, pagamenti e arretrati

Scopri le date dei pagamenti, gli importi aggiornati, come recuperare gli arretrati e l'importanza dell'ISEE per l'Assegno unico di settembre 2025.

8 Settembre 2025 09:15

Settembre porta con sé un momento delicato per molte famiglie italiane, alle prese con la gestione di importanti scadenze economiche. Le date dei pagamenti di settembre 2025 riguardano una misura essenziale per coloro che hanno figli a carico: l’assegno unico universale.

Chi ha rispettato i termini per mantenere l’ISEE aggiornato potrà beneficiare di importi assegno unico centrati sulle reali condizioni economiche del nucleo familiare, senza incorrere in decurtazioni. Questo periodo è strategico, perché l’eventuale ritardo nell’invio della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) può comportare l’erogazione dell’importo minimo anziché quello spettante, perdendo così mesi di contribuzione più elevata. Sapere come e quando aggiornare i dati ISEE diventa cruciale per ottenere il massimo sostegno possibile dall’Inps.

Scadenze e importi: cosa aspettarsi

I bonifici dell’assegno, di norma, vengono disposti tra il 17 e il 19 del mese corrente, ma ciò che più conta sono i calcoli delle spettanze. A ogni fascia ISEE corrisponde infatti un importo differenziato, che può partire da somme più corpose per livelli di reddito modesti, fino alle quote più ridotte per chi ha un indicatore economico superiore.

Se l’ISEE risulta non presentato entro i termini indicati, le famiglie riceveranno un accredito di base, potendo recuperare gli arretrati soltanto dopo aver regolarizzato la propria posizione. Attenzione inoltre alle maggiorazioni per figli disabili, famiglie numerose e madri under 21, condizioni che determinano incrementi specifici sull’assegno stesso.

Come aggiornare la DSU

Per chi non ha ancora provveduto a trasmettere la DSU, è bene precisare che l’operazione può essere svolta online collegandosi al portale INPS, tramite l’app istituzionale o rivolgendosi ai principali Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

L’adesione alla DSU precompilata, quando possibile, accelera i tempi di elaborazione, ma è sempre fondamentale verificare con attenzione la correttezza dei dati inseriti. Qualora emergano incongruenze o carenze documentali, potrebbe essere necessario fornire ulteriori attestazioni al fine di attestare l’esatta composizione e situazione reddituale del nucleo familiare. Un controllo di queste informazioni è basilare per definire gli importi ai quali si ha diritto.

Consigli per massimizzare il sostegno

Per assicurarsi di non perdere alcun beneficio, vale la pena controllare periodicamente il proprio fascicolo previdenziale e le comunicazioni inviate dall’Inps. Restare in regola con la trasmissione dei dati e con gli aggiornamenti annuali significa consolidare il diritto a ricevere l’assegno in base a parametri puntuali.

Inoltre, chi ha un nucleo familiare con figli in condizioni di disabilità o numerosi altri componenti, dovrebbe valutare con attenzione se sono presenti le condizioni per un ulteriore incremento dell’assegno. Curare ogni passaggio, dalla presentazione della DSU fino alla verifica dei bonifici, è la strategia più efficace per beneficiare appieno di questo sostegno istituzionale e assicurarsi un aiuto certo nel gravoso compito di mantenere i figli.

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