Fisco Case ai giovani, la sfida dei Millennial tra stipendi bassi e nuove agevolazioni

Case ai giovani, la sfida dei Millennial tra stipendi bassi e nuove agevolazioni

I Millennial italiani faticano ad acquistare casa per stipendi bassi e lavoro precario. Prorogate le agevolazioni fiscali e il Fondo Garanzia fino al 2027.

2 Settembre 2025 09:30

In un contesto in cui il desiderio di acquistare la prima casa si scontra con ostacoli economici e sociali, molti giovani scoprono ben presto quanto il percorso verso l’indipendenza abitativa richieda strategie abili e una dose di coraggio.

I Millennial italiani, alle prese con stipendi bassi e un mercato del lavoro che tende a penalizzare la precarietà lavorativa, si trovano spesso in un equilibrio precario: da una parte, l’aspirazione a mettere radici e a sentirsi finalmente a “casa”; dall’altra, l’incertezza di entrate mensili che non sempre garantiscono la stabilità necessaria a fronteggiare un mutuo.

Di conseguenza, affidarsi al sostegno familiare diventa più una necessità che una scelta, anche in presenza di un tasso di interesse bancario relativamente favorevole.

Un contesto di sfide economiche e sociali

Il nodo cruciale è duplice: da un lato, l’accesso al credito diventa complicato per chi non possiede garanzie contrattuali solide; dall’altro, i vincoli di bilancio impediscono di accumulare un capitale iniziale sufficiente.

In questo senso, il Fondo Garanzia Prima Casa riveste un ruolo determinante, offrendo una copertura statale di gran parte del finanziamento richiesto. Grazie a questo strumento, un numero significativo di giovani acquirenti ha potuto ottenere il mutuo, pur non disponendo di contratti a tempo indeterminato o di forti risparmi personali.

Tale intervento, tuttavia, non elimina la necessità di una politica più incisiva che miri a incentivi duraturi e mirati, capaci di rispondere non solo all’emergenza attuale, ma anche di gettare basi stabili per il futuro.

L’impatto delle misure fiscali

Con l’obiettivo di facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare, il governo ha prorogato alcune agevolazioni fiscali che offrono incentivi preziosi, come la riduzione dell’imposta di registro e la possibilità di usufruire di un credito d’imposta pari all’IVA versata.

La Legge di Bilancio 2025 ha esteso questi benefici fino al 31 dicembre 2027, segnalando un’attenzione particolare verso i bisogni delle nuove generazioni. Va sottolineato, però, che tali vantaggi risultano effettivamente usufruibili soltanto da coloro che non superano la soglia di ISEE prevista, pari a 40.000 euro annui.

Per altri potenziali acquirenti, il sogno della casa di proprietà rimane subordinato all’accesso a ulteriori forme di garanzia e a una stabilità lavorativa che spesso tarda ad arrivare.

Verso un futuro di maggiore equità

Guardando al domani, appare chiaro come misure spot non possano bastare a risolvere le problematiche strutturali di una generazione che lotta per ottenere una sicurezza abitativa. Promuovere forme di impiego più stabili e offrire sostegni ulteriori a chi vive situazioni di vulnerabilità potrebbe rendere il percorso verso l’acquisto di un’abitazione meno impervio.

Occorre dunque un cambio di prospettiva che metta in primo piano la dignità economica delle fasce più giovani, favorendo una crescita sostenibile che possa tradursi in opportunità reali. In questo modo, il tessuto sociale verrebbe rafforzato e la speranza di un futuro indipendente, magari con una casa su cui poter contare, smetterebbe di apparire come un miraggio irraggiungibile.

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