Fisco Usa raddoppiano i dazi su Parmigiano e Grana

Usa raddoppiano i dazi su Parmigiano e Grana

Dazi Usa raddoppiati sui formaggi italiani: Grana Padano e Parmigiano Reggiano rischiano il blocco. Necessario tutelare le esportazioni.

29 Agosto 2025 09:47

La recente vicenda dei dazi doganali raddoppiati su alcuni formaggi italiani, come l’amatissimo Grana Padano e il pregiato Parmigiano Reggiano, ha scosso profondamente l’ambiente agroalimentare e i mercati d’oltreoceano.

L’inaspettata imposizione di un doppio balzello, frutto di un’errata interpretazione delle normative statunitensi, ha colpito duramente l’intera filiera produttiva. Nel cuore dell’estate 2025, con circa 200.000 forme bloccate nei porti e con conseguenze dirette sulle esportazioni italiane, il settore si trova ora a fare i conti con uno scoglio diplomatico che rischia di compromettere la salute di un comparto già messo alla prova da sfide globali e altalenanti regole commerciali.

Dazi raddoppiati su Parmigiano e Grana: le motivazioni di un errore doganale

Da un punto di vista normativo, l’origine del problema risiede in una doppia interpretazione delle regole tariffarie che governano gli scambi tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Un cortocircuito burocratico ha determinato l’applicazione simultanea di due dazi distinti, fenomeno che ha di fatto innalzato l’imposizione fiscale ben oltre la soglia concordata nei precedenti accordi internazionali.

La situazione ha sorpreso molti esperti, i quali si aspettavano un funzionamento lineare delle procedure di importazione. Invece, l’improvvisa sovrapposizione di normative ha generato incomprensioni che rischiano di rallentare ulteriormente la distribuzione dei prodotti caseari. Questa complessità ha acceso un dibattito sui metodi di sorveglianza e sulle riforme necessarie per scongiurare futuri disguidi di tale portata.

L’intervento immediato del ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato cruciale nel tentativo di ristabilire una forma di dialogo costruttivo. Sin dalle prime segnalazioni, il Governo italiano ha chiesto chiarimenti alle autorità d’Oltreoceano, insistendo sulla necessità di mantenere condizioni trasparenti ed eque di scambio.

Il Ministro ha evidenziato la necessità di chiarire e correggere l’anomalia interpretativa, sottolineando come una penalizzazione sproporzionata possa vanificare gli sforzi compiuti dalle eccellenze agroalimentari nazionali per posizionarsi sul mercato internazionale.

Il suo obiettivo dichiarato è scongiurare qualsiasi futura ipotesi di compressione della competitività dovuta ai dazi, nel tentativo di preservare l’integrità per il Grana Padano e il pregiato Parmigiano Reggiano che rappresenta un simbolo del Made in Italy.

Prospettive e impatto sul mercato

Sul piano economico, l’applicazione di tariffe inaspettatamente elevate mette a dura prova la sostenibilità finanziaria delle filiere produttive. Il rischio è che i produttori, costretti a fronteggiare oneri aggiuntivi, debbano rivedere in modo drastico le strategie di penetrazione in mercati fondamentali come quello nordamericano.

Inoltre, l’episodio evidenzia una fragilità sistemica, dove le regolamentazioni possono cambiare con scarso preavviso, imponendo una gestione sempre più attenta e flessibile. Gli operatori del settore guardano con apprensione alle prossime mosse diplomatiche e legislative, sperando che un rapido accordo scongiuri ulteriori ostacoli.

D’altro canto, la vicenda dei doppi dazi su Grana Padano e Parmigiano Reggiano rappresenta un’opportunità per rivedere i meccanismi di tutela e garantire che, nel futuro, errori analoghi non si ripetano, salvaguardando uno dei pilastri dell’eccellenza produttiva italiana.

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