Il business della cucina italiana: 250 miliardi in gioco

La cucina italiana risuona come un’armonia sul palcoscenico gastronomico mondiale, seducendo i palati grazie a ricette intramontabili e nuove interpretazioni del gusto. L’espansione del nostro settore, che ha già superato quota 250 miliardi di euro, continua a sorprendere con una crescita del 4,5% nel 2024.

La sua forza risiede tanto nella tradizione quanto nella capacità di reinventarsi, trasformando la passione culinaria in un vero motore economico che cattura l’attenzione degli addetti ai lavori e dei consumatori di ogni latitudine.

Cucina Italiana: presenza globale e mercati chiave

Uno dei fattori più straordinari del fenomeno foodservice italiano è l’incredibile capacità di attrarre consensi su scala internazionale. Basti pensare che Stati Uniti e Cina assorbono insieme oltre il 65% della domanda di prodotti e ristoranti tricolori, confermando la propensione del nostro Paese a dialogare con culture molto diverse.

La base del successo della cucina italiana risiede nella cura per il dettaglio e nella qualità degli ingredienti tipici della ristorazione italiana, celebrata in ogni angolo del pianeta e ormai prossima a costituire un quinto del volume complessivo di tutto il mercato della ristorazione nel mondo.

Espansione domestica e nuove opportunità

Anche all’interno del territorio nazionale, i numeri non mancano di sorprendere: con 83 miliardi di euro, il settore ha ormai superato i livelli pre-pandemici con un incremento del 2%. Sebbene il classico ristorante a conduzione familiare resti l’anima del Belpaese, le catene di ristorazione rappresentano una modalità di crescita sempre più competitiva, passando in soli cinque anni dal 7% al 10% del mercato. È notevole il contributo del fast-food, che vanta una redditività del 13,3%, ben oltre la media del comparto.

Nel contesto mondiale, il volume complessivo del mercato della ristorazione ha raggiunto i 2.916 miliardi di euro nel 2024, dimostrando una ripresa robusta e una crescita annua del 4,2%, raddoppiando così il ritmo precedente al 2019.

Con l’attenzione degli operatori stranieri puntata sul nostro modello imprenditoriale, gli investimenti si moltiplicano, mirando a sostenere progetti di franchising e ad alimentare accordi che potenziano le competenze della cucina italiana su scala internazionale.

In particolare, i mercati emergenti mostrano grande ricettività verso gli sviluppi che la ristorazione del nostro Paese può offrire, aprendo canali privilegiati per nuove partnership e sinergie commerciali. In questa cornice di opportunità, l’abilità di fondere elementi della tradizione con idee fresche e sperimentali rimarrà la chiave per mantenere viva e brillante la fiamma del tricolore, sempre pronto a reinventarsi e a conquistare il mondo un piatto alla volta.