Lavoro Stellantis: nuovo contratto di solidarietà a Termoli

Stellantis: nuovo contratto di solidarietà a Termoli

Stellantis introduce un contratto di solidarietà a Termoli e sospende la Gigafactory. Analisi su tagli al personale, investimenti e futuro dello stabilimento.

26 Agosto 2025 16:30

La crisi del settore automobilistico e un’attenzione crescente alla solidarietà stanno caratterizzando la nuova fase che coinvolge lo stabilimento di Stellantis a Termoli. Un accordo appena siglato con i sindacati introduce un contratto di solidarietà destinato a 1.823 lavoratori, che dal 1° settembre 2025 al 31 agosto 2026 vedranno ridotto l’orario lavorativo fino all’80%.

Questa drastica diminuzione, pur implicando turni di sospensione a rotazione in base agli ordini, preserva diritti fondamentali come ferie, tredicesima e TFR. Nel frattempo, la difficile congiuntura commerciale, soprattutto negli Stati Uniti, ha inciso sulle richieste di motori e sottolineato la necessità di rivedere piani industriali di ampio respiro.

Riorganizzazione e vincoli economici

Il contesto attuale riflette la delicatezza del mercato automobilistico europeo, segnato da inflazione e incertezze geopolitiche. A complicare i piani di rilancio di Termoli c’è il congelamento del progetto Gigafactory, inizialmente concepito per produrre batterie per i veicoli elettrici. Gran parte dei 252 milioni di euro originariamente previsti dal PNRR è stata riassegnata a iniziative nel settore energetico, mettendo in stand-by progetti che avrebbero dovuto aprire nuovi orizzonti di sviluppo.

Parallelamente, l’azienda sta promuovendo uscite volontarie incentivate che coinvolgeranno circa 200 lavoratori, parte di una strategia di razionalizzazione già applicata con successo in altri stabilimenti sul territorio nazionale. L’obiettivo, pur mantenendo l’occupazione, è quello di garantire la tenuta produttiva in un quadro di domanda altalenante.

Contrasto tra risultati finanziari e tagli

Ciò che fa riflettere maggiormente è il divario tra le misure di contenimento e i dati di bilancio che vedono ricavi netti saliti a 179,6 miliardi di euro nel 2022 (+18% rispetto all’anno precedente). Nello stesso esercizio, l’azienda ha raggiunto un utile netto di 16,8 miliardi di euro (+26%), distribuendo dividendi e riconoscendo bonus ai dipendenti.

Questo apparente paradosso alimenta il dibattito sulla necessità di un cambio di approccio, soprattutto nelle relazioni industriali, dove si rivendica un utilizzo più inclusivo delle risorse per sostenere occupazione e investimenti di lungo periodo.

Prospettive e trasformazione del settore

L’intero scenario si inserisce in una fase di evoluzione tecnologica, in cui l’industria dell’auto è sempre più orientata verso l’elettrificazione e la digitalizzazione dei processi. Il nuovo contratto di solidarietà e i piani di ristrutturazione mostrano la volontà di gestire il cambiamento in modo graduale, pur in presenza di difficoltà.

Investire nella formazione interna ed esplorare partnership strategiche potrebbe rappresentare la chiave per valorizzare le competenze e favorire la competitività futura. L’augurio, per chi opera a Termoli e non solo, è di trovare un equilibrio tra esigenze di mercato e tutela del lavoro, scongiurando ulteriori riduzioni di personale e puntando invece su rinnovamento e qualità produttiva.

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