Finanza Personale Da 1 euro a 7 miliardi di fatturato: il piano ambizioso di Mastrolia

Da 1 euro a 7 miliardi di fatturato: il piano ambizioso di Mastrolia

Scopri tutti i dettagli sull'acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces: investimenti, piano di rilancio, impatto sul settore e sfide future.

4 Agosto 2025 18:00

Con un sorprendente slancio nel panorama italiano, l’acquisizione di uno dei principali attori della grande distribuzione alimentare sta già dettando le nuove regole del mercato. L’operazione coinvolge aspetti finanziari di rilievo, come il pagamento di un valore enterprise di 1 miliardo di euro, a fronte di un equity value quasi simbolico di 1 euro.

Dietro questa cifra, si cela un complesso gioco di aggiustamenti contabili e l’applicazione di IFRS 16, che evidenzia ulteriormente la portata dell’intervento. Parte dei capitali necessari proviene da un contributo di 237,5 milioni da parte della società cedente, mentre l’acquirente si prepara a iniettare ulteriori risorse per un corposo piano di rilancio.

Le ambizioni di NewPrinces

Al centro di questa nuova fase spicca la figura di Angelo Mastrolia, alla guida di NewPrinces, il gruppo che ha rilevato Carrefour Italia con l’obiettivo di trasformare completamente la rete dei 1.188 punti vendita. L’obiettivo finale è far schizzare il fatturato dagli attuali 750 milioni a 6,9 miliardi entro il 2025, puntando addirittura a superare i 7 miliardi nel 2027.

Un salto che proietterà la società di Mastrolia al secondo posto in Italia per vendite nel settore alimentare e contestualmente in cima alla classifica per numero di addetti, destinati a diventare oltre 18.000. L’accordo prevede la supervisione diretta delle operazioni, con una parte del finanziamento attribuita alla ristrutturazione dei punti vendita esistenti, alla formazione del personale e allo sviluppo di nuove strategie di branding.

Riscoperta del marchio GS e investimenti mirati

Nell’ottica di riportare in auge un emblema del passato, si prevede il rilancio del marchio GS, pronto a sostituire completamente il precedente brand entro tre anni. Questa mossa sottolinea la volontà di rivalutare l’identità storica dell’insegna, puntando a un legame più forte con i consumatori italiani.

I nuovi investimenti si concentreranno in particolare sulla logistica, da sempre considerata cruciale per ottimizzare la gestione del magazzino e garantire l’approvvigionamento capillare del territorio. Si parla di un modello distributivo “snello” e di prossimità, volto a migliorare la catena del freddo e a valorizzare le filiere produttive locali, con il duplice intento di ridurre i costi di trasporto e aumentare l’efficienza.

Prospettive occupazionali e nuovo impulso al settore

L’impatto sul fronte dell’occupazione rimane il tema caldo per i sindacati, che temono possibili ripercussioni nella fase di ristrutturazione. Tuttavia, Mastrolia ha rassicurato che il piano di crescita punta a un modello sostenibile capace di generare valore su tutta la filiera.

Importanti risorse verranno ridistribuite per rafforzare i reparti interni, dalla formazione del personale alla ricalibrazione degli orari, con l’obiettivo di rilanciare i negozi e preservare il tessuto occupazionale. Il ritorno di un marchio iconico, unito a una strategia di lungo periodo, potrebbe così ridefinire gli equilibri in un settore che da tempo invocava un cambio di passo.

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