Fisco Tari 2025: rate, scadenze e incentivi per risparmiare

Tari 2025: rate, scadenze e incentivi per risparmiare

TARI 2025: date di pagamento, sanzioni per ritardi e il Bonus TARI per famiglie con ISEE basso: le novità dai comuni italiani.

9 Luglio 2025 09:00

La TARI 2025 si prepara a bussare alle porte degli italiani con alcune novità che non passano inosservate, tra calendari di pagamento a macchia di leopardo, agevolazioni TARI pensate per chi si trova in difficoltà e regole tutte da tenere d’occhio per non incappare in spiacevoli sorprese.

Il panorama è quello di un’Italia che cambia da città a città, e dove l’attenzione alle scadenze e alle opportunità offerte diventa fondamentale per non farsi cogliere impreparati.

Scadenze TARI 2025: Torino e Milano, due mondi a confronto

Se pensavate che pagare la tassa sui rifiuti fosse un affare semplice, dovrete ricredervi: le scadenze TARI per il 2025 sono tutto fuorché uniformi. A Torino, il contribuente si troverà a gestire ben cinque appuntamenti con il fisco: quattro acconti che coprono il 55% delle tariffe dell’anno precedente, distribuiti tra aprile e luglio, e un saldo finale da versare entro il 16 dicembre.

Milano, invece, opta per una strada più snella, ma non per questo meno insidiosa: qui si paga in due sole tranche, con un acconto del 60% da saldare entro il 10 luglio e il saldo che chiude i giochi a dicembre. Una diversità che costringe i cittadini a tenere sempre un occhio sulle comunicazioni del proprio comune, pena il rischio di dimenticanze e relative sanzioni.

Sanzioni più leggere, ma attenzione ai dettagli

Non tutto il male vien per nuocere: dal 2024, chi dovesse commettere qualche passo falso potrà beneficiare di una riduzione delle sanzioni, ora ferme al 25% per i pagamenti omessi o insufficienti. Il sistema del ravvedimento operoso, poi, si conferma come un’ancora di salvezza per chi si accorge in ritardo: nei primi 15 giorni la penale resta contenuta allo 0,833% giornaliero, per poi salire gradualmente fino al tetto massimo. Occhio anche agli interessi legali, fissati al 2% annuo per il 2025, che possono fare la differenza in caso di ritardi prolungati del pagamento della TARI.

Bonus TARI: una boccata d’ossigeno per le famiglie in difficoltà

La vera novità dell’anno, però, è senza dubbio il Bonus TARI, una misura che promette di alleggerire la pressione fiscale per chi si trova in condizioni di disagio economico. Lo sconto del 25% sulla bolletta è riservato ai nuclei familiari con ISEE sotto i 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose (almeno quattro figli).

Ma attenzione: per accedere all’agevolazione occorre essere intestatari dell’utenza, residenti nell’immobile e in regola con i pagamenti, salvo casi di comprovata difficoltà. Le domande, da presentare secondo le modalità stabilite dal proprio comune, rappresentano un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per chi rientra nei requisiti.

In un quadro così frammentato, il consiglio resta sempre lo stesso: informarsi, leggere con attenzione le disposizioni locali e cogliere ogni occasione per risparmiare.

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