Finanza Personale Apple costretta a limitare iOS 26 in Europa: cosa ci perderemo?

Apple costretta a limitare iOS 26 in Europa: cosa ci perderemo?

Apple ritarda il rilascio di funzioni di iOS 26 in Europa per rispettare il Digital Markets Act, con preoccupazioni su privacy e sicurezza.

2 Luglio 2025 10:43

Non è certo una novità che Apple si trovi spesso al centro dell’attenzione quando si parla di novità tecnologiche e normative, ma questa volta il colosso di Cupertino è costretto a fare un passo indietro, almeno per quanto riguarda il mercato europeo. L’ultimo sviluppo riguarda il rilascio di iOS 26, che subirà uno stop imprevisto a causa delle nuove regole imposte dal Digital Markets Act. Una situazione che, a detta dei vertici dell’azienda, rischia di cambiare radicalmente il modo in cui vengono distribuite le innovazioni agli utenti europei, aprendo scenari inediti e non privi di tensioni.

Apple: le novità di iOS 26 rimandate in Europa

Con una mossa che non lascia spazio a dubbi, Apple ha confermato che diverse funzionalità di iOS 26 non vedranno la luce, almeno al momento del lancio, per tutti gli utenti dell’Unione Europea. La causa è da ricercare nel Digital Markets Act, una normativa che impone ai giganti del tech di garantire maggiore interoperabilità e apertura nei confronti di altri operatori. In questo scenario, spicca la funzione Visited Places, pensata per memorizzare in modo intelligente i luoghi visitati dagli utenti, integrandoli perfettamente con Mappe e altre app di sistema. Un’innovazione che, però, dovrà attendere tempi migliori per sbarcare nel Vecchio Continente.

Non è solo iOS 26 a finire nel mirino delle nuove regole: anche macOS 26 si trova a dover rinunciare, almeno temporaneamente, a funzioni chiave come “Attività in Tempo Reale” e “iPhone Mirroring“. Ma il colpo di scena riguarda soprattutto AirDrop, il sistema di condivisione che da anni rappresenta uno dei punti di forza dell’ecosistema Apple. Per rispettare i requisiti di interoperabilità richiesti dal DMA, la casa di Cupertino si trova ora nella posizione di dover rivedere profondamente il funzionamento di AirDrop, aprendo la porta a una compatibilità più ampia con dispositivi Android e Windows, ma sollevando non pochi dubbi sulla tenuta di privacy e sicurezza, da sempre pilastri dell’esperienza Apple.

Apple e il Digital Markets Act: un equilibrio difficile

La posizione ufficiale dell’azienda è chiara: le nuove norme rischiano di minare alcuni dei valori fondanti su cui si basa l’esperienza utente, come la privacy e la sicurezza. L’obbligo di aprirsi a piattaforme terze viene visto come un potenziale punto di vulnerabilità, tanto che per la prima volta Apple si trova costretta a rallentare il proprio percorso di innovazione in Europa. Una scelta che segna un precedente importante e che lascia intendere come, d’ora in avanti, il rapporto tra regolatori e big tech sarà sempre più al centro del dibattito pubblico. In attesa di capire come evolverà la situazione, agli utenti europei non resta che osservare con attenzione e, per il momento, pazientare.

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