Juventus: bilancio in rosso e strategia per il rilancio
La Juventus chiude il bilancio 2024 con una perdita di 199,2 milioni: aumento di capitale e strategie per migliorare i conti e il mercato.
Fonte immagine: ansa
Non c’è pace per la Juventus: i numeri parlano chiaro, la società torinese archivia l’anno con una perdita finanziaria di ben 199,2 milioni di euro, un rosso profondo che segna un deciso peggioramento rispetto ai già pesanti 123,7 milioni dello scorso esercizio.
A rendere il quadro ancora più preoccupante è il calo dei ricavi, che si fermano a 394,5 milioni, ben lontani dai 507,7 milioni dell’anno precedente.
Il colpo più duro arriva dai diritti televisivi, scesi a 99,7 milioni dai 157,1 milioni del 2022/23, mentre anche gli incassi da stadio non decollano, inchiodati a 57,7 milioni. Solo il comparto commerciale mostra una certa tenuta, con 160,5 milioni, grazie soprattutto ai 38 milioni garantiti dalla partnership con Jeep.
Juventus: spese fuori controllo e tagli insufficienti
Sul fronte delle uscite, la Juventus non riesce a invertire la rotta: i costi complessivi ammontano a 569,9 milioni, in lieve diminuzione rispetto ai 606,9 milioni precedenti, ma ancora troppo elevati rispetto ai ricavi. Il vero macigno resta il monte stipendi, che sfiora i 264 milioni di euro, di cui ben 239 milioni destinati ai calciatori.
Non meno pesanti sono gli ammortamenti e le svalutazioni, che raggiungono quota 169,8 milioni. Una gestione che, nonostante i tagli, non riesce a garantire la sostenibilità di un bilancio sempre più in affanno.
Debiti in calo, ma la strada è ancora lunga
Qualche segnale di miglioramento arriva dal fronte debitorio della Juventus: le passività totali si attestano a 678,9 milioni, in calo rispetto agli 833,9 milioni precedenti, e l’indebitamento finanziario netto scende a -242,8 milioni.
Tuttavia, il patrimonio netto si assottiglia a 40,2 milioni, un valore che fotografa la fragilità della situazione patrimoniale bianconera. Ancora più allarmante è il indice liquidità, precipitato sotto quota 0,2 a fine settembre 2024, ben distante dallo 0,6 richiesto dalla Federazione: un campanello d’allarme che non può essere ignorato.
Per tentare di invertire la rotta, la Juventus ha avviato un aumento capitale da 200 milioni di euro, con Exor già intervenuta per 80 milioni e pronta a garantire altri 48 entro dicembre. Questa operazione, fondamentale per ridurre i debiti e dare ossigeno alle casse, dovrebbe consentire anche di liberare risorse per il mercato, stimate tra i 20 e i 30 milioni.
Ma la vera sfida per il futuro resta il rilancio dei ricavi: la partecipazione alla Champions League e al Mondiale per club saranno determinanti per ridare slancio a un bilancio 2024 che, mai come ora, necessita di una svolta decisa e duratura. In questo scenario, ogni dettaglio fa la differenza e la capacità di rispondere con rapidità e visione sarà la chiave per risalire la china.
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