Revolut e il “piano Musk” del suo co-fondatore, tra AI e mutui: le novità
Il CEO di Revolut, Nik Storonsky, potrebbe ottenere azioni per 15 miliardi con un piano ispirato a Musk, mentre la fintech accelera crescita e innovazione.
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Nel panorama della finanza digitale, c’è un nome che sta facendo parlare di sé con una forza travolgente: Nik Storonsky. L’imprenditore, spesso paragonato all’Elon Musk del settore, si sta muovendo su un terreno che promette di rivoluzionare non solo il modo in cui intendiamo i servizi bancari, ma anche le logiche di incentivazione al vertice delle grandi aziende tech.
Con un approccio che fonde visione strategica e una spinta continua all’innovazione, Storonsky ha disegnato per Revolut un futuro che punta a riscrivere le regole del gioco.
Un “piano Musk” per la fintech: la sfida della valutazione 150 miliardi
Il cuore della strategia di Storonsky è un piano Musk che non lascia spazio ai compromessi: un meccanismo di incentivazione straordinario, che lega indissolubilmente il successo personale del CEO a quello dell’azienda.
L’obiettivo? Raggiungere una valutazione 150 miliardi di dollari, ben oltre i 45 miliardi attuali, attraverso una crescita che sembra già scritta nei numeri. Se il traguardo sarà centrato, Storonsky si troverà a controllare fino al 10% delle azioni della società, andando così a consolidare una posizione di forza senza precedenti. Un disegno che ricorda da vicino quello messo in atto da Musk con Tesla, e che ha il sapore della scommessa vincente per chi sa osare.
Revolut: risultati da record e nuove frontiere dopo la licenza bancaria nel Regno Unito
Gli ultimi dati finanziari parlano chiaro: l’utile ante imposte di Revolut è schizzato a 1,1 miliardi di sterline, con una crescita del 149%, mentre i ricavi hanno raggiunto i 3,1 miliardi di sterline. Numeri che hanno già permesso alla fintech di superare in valore colossi come Barclays e NatWest.
Ma il vero punto di svolta è arrivato con l’ottenimento della licenza bancaria nel Regno Unito, un traguardo atteso da tre anni che ora spalanca le porte a nuovi segmenti di business, come mutui e prestiti al consumo. Si tratta di settori strategici, dove la domanda di soluzioni digitali e personalizzate è in forte ascesa e dove Revolut può giocare un ruolo da protagonista.
Machine learning e Quantum Light Capital: la visione di Storonsky
Ma il futuro, nelle intenzioni di Storonsky, non si limita ai numeri e alle licenze. Il CEO si distingue per un approccio data-driven che lo porta a esplorare le frontiere dell’innovazione più avanzata. Attraverso il fondo Quantum Light Capital, si stanno gettando le basi per integrare machine learning e intelligenza artificiale nei processi decisionali e nei prodotti finanziari.
Una direzione che promette di cambiare radicalmente il modo in cui i servizi bancari vengono concepiti e fruiti, rendendo Revolut un laboratorio di sperimentazione continua, sempre proiettato verso la crescita e l’innovazione.
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