Ferrovie dello Stato: successo per il decimo green bond da 800 milioni
Ferrovie dello Stato lancia un green bond da 800 milioni con forte adesione internazionale, confermandosi leader nella finanza sostenibile.
Nel panorama della finanza sostenibile italiana, il decimo green bond emesso da Ferrovie dello Stato rappresenta una pietra miliare che merita di essere analizzata con attenzione. Non si tratta solo di una semplice operazione finanziaria, ma di un passo deciso verso una transizione ecologica concreta e misurabile, dove numeri e strategie si intrecciano per tracciare il futuro del trasporto su rotaia nel nostro Paese.
Con una domanda che ha superato di oltre due volte l’offerta, la fiducia degli investitori è apparsa evidente fin dalle prime battute, confermando il crescente interesse internazionale verso strumenti finanziari che sappiano coniugare rendimento e responsabilità ambientale.
Un’emissione da record: numeri e novità
L’ultima operazione targata Ferrovie dello Stato ha visto la sottoscrizione di un green bond da 800 milioni di euro di valore nominale, con scadenza fissata a giugno 2032 e una cedola al 3,375%. Il collocamento, curato da un pool di primarie banche internazionali, ha segnato una svolta storica: per la prima volta un titolo del gruppo è stato quotato sia sul MOT di Borsa Italiana che su Euronext Dublin.
Ma la vera novità è arrivata dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), che ha deciso di partecipare a questa emissione, segnando così la sua prima sottoscrizione in una corporate italiana con certificazione green. Non è solo un dato tecnico, ma un segnale chiaro di quanto le istituzioni europee credano nella strategia di sviluppo sostenibile intrapresa dal gruppo.
Impatto concreto sulla mobilità e sull’ambiente
I fondi raccolti con questo green bond saranno destinati a progetti ad alto impatto ambientale: dall’acquisto di nuovi treni ad alta velocità e regionali, alle locomotive per il trasporto merci, fino al potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria.
Tutti interventi che rientrano nel Green Bond Framework adottato dal gruppo nel 2017, già protagonista di emissioni per oltre 5,5 miliardi di euro. La coerenza tra obiettivi dichiarati e destinazione delle risorse è ciò che rende credibile l’impegno di Ferrovie dello Stato nella transizione ecologica, rafforzando la posizione del gruppo come principale emittente corporate di green bond in Italia.
Un modello per la finanza sostenibile europea
Non è un caso se l’88% degli investitori che hanno partecipato al collocamento proviene dal mondo ESG. La scelta di orientare le risorse verso soluzioni di mobilità a basso impatto ambientale, in linea con le strategie comunitarie, proietta Ferrovie dello Stato tra i protagonisti della nuova finanza sostenibile europea.
Il successo di questa emissione non è solo nei numeri, ma nella capacità di consolidare una reputazione internazionale, costruita su progetti concreti e una visione a lungo termine. In un contesto in cui la sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità, il ruolo delle grandi aziende pubbliche diventa cruciale per accelerare la transizione verso un’economia più verde e inclusiva.
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