Finanza Personale Aeroitalia deve cambiare nome e logo: troppo simili ad Alitalia e Ita Airways

Aeroitalia deve cambiare nome e logo: troppo simili ad Alitalia e Ita Airways

ITA Airways protegge il brand Alitalia con una vittoria legale: Aeroitalia dovrà cambiare marchio entro il 2026.

9 Giugno 2025 10:00

Nel vivace e talvolta turbolento mondo del branding aviazione, dove ogni dettaglio cromatico e ogni scelta grafica possono fare la differenza tra il successo e l’oblio, si è consumata una delle vicende più discusse degli ultimi anni. Sotto i riflettori della scena nazionale, la disputa tra ITA Airways e Aeroitalia si è trasformata in una vera e propria saga giudiziaria, culminata con una sentenza che promette di lasciare il segno nella storia dell’aviazione italiana.

Quando si parla di marchio Alitalia, si evocano non solo i colori e le linee che hanno attraversato i cieli d’Europa e del mondo, ma anche un patrimonio di memoria collettiva, di identità e di orgoglio nazionale. Non sorprende, dunque, che la nuova compagnia di bandiera, ITA Airways, abbia deciso di difendere con le unghie e con i denti il valore del brand acquisito, soprattutto in un contesto in cui la concorrenza si fa sempre più agguerrita e la riconoscibilità è tutto.

ITA Airways e Aeroitalia: gli inizi della vicenda e la svolta

La vicenda prende le mosse nell’ottobre 2023, quando ITA Airways, supportata dalla società Italiana Brevetti, decide di mettere nero su bianco la propria insoddisfazione per le scelte stilistiche adottate da Aeroitalia. L’accusa è pesante: l’utilizzo di elementi grafici, fonetici e cromatici troppo simili a quelli del marchio Alitalia rischia di generare confusione nei consumatori e di minare il posizionamento del brand sul mercato. Non si tratta solo di una questione di estetica, ma di una vera e propria battaglia per la tutela dell’identità aziendale, un valore che, nel settore del branding aviazione, vale oro.

La decisione della Corte di Roma non lascia spazio a interpretazioni: la similarità tra i due marchi è eccessiva e rischia di ingenerare un “pericoloso cortocircuito” nella percezione dei consumatori. Per Aeroitalia, si apre ora un percorso tutto in salita: dovrà affrontare un oneroso processo di rebranding, che comporterà la riprogettazione del logo, la riverniciatura degli aeromobili e l’aggiornamento di tutto il materiale promozionale. Un’operazione che, oltre a richiedere investimenti ingenti, mette in discussione la stessa identità costruita negli ultimi anni.

Ma questa sentenza non rappresenta solo una vittoria per ITA Airways; è anche un messaggio chiaro e inequivocabile: la protezione dei marchi non è un dettaglio secondario, ma una priorità assoluta. In un mercato dove la concorrenza si gioca spesso sul filo di lana e dove la fedeltà dei clienti si costruisce anche attraverso la forza di un’immagine riconoscibile, la tutela dell’identità visiva diventa un imperativo.

 

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