Finanza Personale Dove vivere costa di più: la classifica delle spese annuali per la casa

Dove vivere costa di più: la classifica delle spese annuali per la casa

Analisi dettagliata dei costi per mantenere una casa in Italia: mutuo, affitto, utenze e Tari nelle principali città.

3 Giugno 2025 10:30

Quando si dice “casa dolce casa”, in Italia bisogna aggiungere: ma a quale prezzo? Ecco dove vivere costa di più. Il dato che balza subito agli occhi è quello della spesa media annua per mantenere un’abitazione: oltre 15.500 euro l’anno, cifra che si gonfia come un palloncino man mano che si sale verso Nord, per poi sgonfiarsi (ma non troppo) scendendo al Sud. Milano, come sempre, guida la classifica delle città più esose, con i suoi 24.000 euro l’anno, mentre Palermo si difende come la più “abbordabile”, fermandosi a 8.500 euro. Il gap tra Nord e Sud? Da far tremare i polsi: vivere sopra il Po costa mediamente il 47% in più rispetto al Meridione.

Non è un mistero che il costo della casa sia una delle voci più pesanti nei bilanci delle famiglie italiane. Secondo l’analisi congiunta di Facile.it e Mutui.it, che ha passato ai raggi X dieci grandi città, ogni famiglia sborsa in media 1.298 euro al mese per la propria casa. Ma dove vanno a finire tutti questi soldi? La risposta è semplice: il grosso se lo mangia il mutuo o, in alternativa, l’affitto.

Spese per la casa: tra mutuo e affitto

Ma attenzione: il mutuo a Milano è una vera e propria zavorra per chi sogna di mettere radici nel capoluogo lombardo. Per acquistare un appartamento di 100 mq in zona semicentrale, servono all’incirca 465.000 euro, con una rata mensile che si aggira sui 1.700 euro. Roma non scherza: 410.000 euro di spesa per l’acquisto e una rata da 1.500 euro al mese. Al Sud, invece, il discorso cambia radicalmente: a Palermo, ad esempio, con appena 489 euro al mese si può diventare proprietari.

E per chi preferisce una casa in affitto? Le differenze si attenuano, ma non troppo. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, la spesa annua media per l’affitto è di circa 14.700 euro, solo il 6% in meno rispetto a chi ha acceso un mutuo. Insomma, la scelta tra comprare e affittare è spesso una questione di lana caprina, almeno dal punto di vista economico.

Quanto costano le utenze e le tasse

Ma la vera doccia fredda arriva quando si passa alle spese utenze Nord Sud. Qui il divario si fa ancora più marcato e rischia di far saltare i nervi anche ai più pazienti. Nel Nord Italia, e in particolare a Milano, le spese accessorie (bollette, condominio, manutenzione) raggiungono la vetta di 298 euro al mese. Al Sud, invece, si respira un po’ di più: Cagliari si attesta sui 175 euro, Palermo sui 190 euro e Bari sui 195 euro mensili. Una differenza che può fare la felicità – o la disperazione – di chi si trova a dover fare i conti con i rincari dell’energia e dei servizi.

A completare il quadro delle spese domestiche c’è la famigerata Tari città italiane, la tassa sui rifiuti che, a sorpresa, si fa sentire di più proprio al Sud. Genova detiene il poco invidiabile primato con 42 euro mensili, mentre Bologna si distingue come la più “gentile” con appena 24 euro. E Roma? La capitale si piazza in una posizione singolare: la sua Tari annuale di 394 euro supera del 25% quella di Milano, aggiungendo un altro mattoncino al muro delle spese obbligatorie.

Tirando le somme, il panorama italiano si conferma a due velocità: al Nord si spende tanto, anzi tantissimo, per tutto ciò che riguarda la casa, mentre al Sud il portafoglio respira un po’ di più, anche se alcune voci – come la Tari – restano paradossalmente più alte. Per le famiglie, quindi, la gestione del budget domestico è una vera e propria partita a scacchi, dove ogni mossa va ponderata con attenzione. Scegliere dove vivere, oggi più che mai, significa valutare con il bilancino ogni singolo aspetto: dal costo del mutuo alle spese accessorie, dall’affitto alle tasse comunali.

Non c’è dubbio: la casa, in Italia, è ancora il sogno nel cassetto di molti, ma la realtà dei numeri impone prudenza e, spesso, qualche rinuncia. Il consiglio? Fare bene i conti, confrontare le offerte, e soprattutto non sottovalutare le differenze territoriali che possono trasformare il sogno di una casa nella città del cuore in un vero e proprio salasso. Perché, alla fine, la casa sarà anche dolce, ma mantenerla… può diventare amarissimo.

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