Finanza Personale Il peso di un chilo di patate: come beni alimentari comuni mettono in crisi le grandi potenze

Il peso di un chilo di patate: come beni alimentari comuni mettono in crisi le grandi potenze

L'aumento dei prezzi delle patate in Russia sta avendo impatti forti sull'economia e sulla strategia bellica.

30 Maggio 2025 15:30

In Russia si sta vivendo un momento che ha dell’incredibile, un paradosso per un paese che da sempre si considera la “dispensa d’Europa”: la crisi delle patate sta facendo tremare i polsi non solo agli economisti, ma anche alle famiglie comuni, che ogni giorno devono fare i conti con prezzi che sembrano salire senza sosta.

Il prezzo delle patate, alimento simbolo e pilastro della cucina russa, è infatti letteralmente schizzato alle stelle, con un aumento che sfiora il 173% rispetto all’anno scorso. Oggi nei supermercati, trovare patate a meno di 100 rubli al chilo è diventato quasi un miraggio, mentre per molti pensionati – che devono tirare avanti con poco più di 20.000 rubli al mese – la spesa alimentare rischia di diventare insostenibile.

Questo scenario da “libro nero” si inserisce in un contesto economico già provato: l’inflazione della Russia ha raggiunto il 10,2% ad aprile 2024, un dato che non si vedeva da anni e che ha costretto la Banca Centrale, guidata dalla determinata Elvira Nabiullina, a una scelta drastica: tassi d’interesse al 21%. Un vero e proprio colpo di freno a mano per un’economia che, già piegata dal peso delle sanzioni e dalla fuga di capitali, si ritrova ora con il fiato corto anche sul fronte interno.

Le cause della crisi delle patate in Russia

Ma cosa ha innescato questa tempesta perfetta? La risposta va cercata in un mix letale di eventi climatici estremi e decisioni politiche: gelate invernali, seguite da una siccità fuori stagione, hanno decimato i raccolti, facendo crollare la produzione di patate a 7,2 milioni di tonnellate, ben al di sotto del fabbisogno nazionale. In un paese abituato a pensare in grande, il dato fa impressione. E mentre le tavole russe si svuotano, il Cremlino corre ai ripari, giocando la carta della diplomazia agricola: il presidente Putin ha deciso di eliminare i dazi sulle importazioni di patate da paesi “amici” come Cina, Egitto e Uzbekistan, autorizzando l’ingresso di ben 150.000 tonnellate di prodotto. Una misura d’emergenza che però rischia di essere solo una toppa su una falla ormai troppo ampia.

La crisi delle patate in Russia si sta così trasformando in un problema regionale, che mette a nudo tutte le fragilità di un sistema agricolo troppo esposto alle bizze del clima e ai venti della geopolitica.

A complicare ulteriormente la situazione, ci pensa la strategia bellica Putin: la Russia, infatti, destina ormai il 40% delle sue entrate fiscali alla guerra in Ucraina, una scelta che sta prosciugando le casse dello Stato e obbligando il paese a tagliare su settori strategici come l’agricoltura e il welfare. Le sanzioni occidentali, dal canto loro, continuano a stringere la morsa, rendendo sempre più difficile l’accesso ai mercati finanziari internazionali e aumentando la dipendenza dalla Cina, sia sul fronte delle importazioni alimentari che su quello degli investimenti tecnologici.

Non sorprende quindi che i costi alimentari in Russia siano ormai fuori controllo. Per molte famiglie, il prezzo delle patate – così come quello di altri beni di prima necessità – rappresenta una vera e propria tassa occulta, che si somma all’aumento delle bollette e alla svalutazione del rublo. Il rischio, neanche troppo velato, è quello di un’escalation sociale, con proteste e malcontento che potrebbero minare la già fragile stabilità interna.

La Russia non è un caso isolato

Quello che sta accadendo in Russia non è però un caso isolato. Fenomeni simili stanno interessando anche altre economie avanzate: in Giappone, ad esempio, il prezzo del riso è salito ai massimi storici, mentre negli Stati Uniti si parla di “eggflation”, con il costo delle uova che mette in difficoltà milioni di famiglie. Sono segnali inequivocabili che, nonostante il progresso tecnologico e la globalizzazione, la sicurezza alimentare resta un pilastro imprescindibile per la stabilità sociale e politica di ogni nazione.

In definitiva, la crisi delle patate in Russia è molto più di una semplice emergenza agricola: è il sintomo di un sistema economico e politico che fatica a reggere l’urto delle sfide globali.

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