Rapporto Eurispes: italiani in difficoltà a fine mese, solo 1 su 4 riesce a risparmiare
Dal rapporto dell’Eurispes emerge che la maggior parte degli italiani (55,5%) ritiene che la situazione economica del Paese sia peggiorata.
Un anno difficile per gli italiani secondo cui la situazione economica del Paese ha subìto un peggioramento nel corso degli ultimi 12 mesi. E le prospettive per il futuro non sono rosee. Così emerge dalla 36esima edizione del Rapporto Italia dell’Eurispes che mette in evidenza come poco più di un italiano su quattro riesca a risparmiare e il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese.
Economia: solo 1 italiano su 10 vede miglioramenti
La maggior parte degli italiani (55,5%) ritiene che la situazione economica del Paese sia peggiorata, mentre per il 18,6% è rimasta stabile. Solo un italiano su dieci (10%) ha indicato segnali di miglioramento. Il 15,6% non sa o non ha voluto fornire alcuna risposta.
E guardando al futuro, i cittadini sono invece cauti: per il 33,2% la situazione economica italiana resterà stabile nei prossimi dodici mesi. I pessimisti, che attendono un peggioramento, sono il 31,6%, mentre il 10,8% prospetta un periodo di crescita economica. Il 40,9% dei cittadini afferma però che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile. Anche se con diversa intensità, complessivamente il 35,4% degli italiani denuncia un peggioramento della propria condizione economica, mentre il 14,2% parla di un miglioramento.
Dai risparmi all’aiuto di amici e parenti: come si sopravvive oggi
Poco più di uno su quattro riesce a risparmiare (28,3%), il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese.
Nelle difficoltà economiche alcuni sono ricorsi al sostegno di amici, colleghi e altri parenti (17,2%); il 16% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,6% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati (non amici o parenti) con il pericolo di scivolare nelle maglie dell’usura. Diffusa la vendita online di beni e oggetti (27,5%). Il 37,6% degli italiani ha dovuto rinunciare alla baby sitter e il 24,3% alla badante. Il 15,3% ha dovuto vendere o ha perso beni come la casa o l’attività commerciale/imprenditoriale.
Inoltre, il report rivela che oggi si acquista molto a rate (42,7%), spesso su piattaforme online a interessi zero (21,3%). Il 14,6% ha noleggiato abiti e accessori in occasione di feste o cerimonie, e l’11,7% è tornato a vivere in casa con la famiglia d’origine. Poiché far fronte alle spese mediche mette in difficoltà nel 28,3% dei casi, le rinunce toccano anche la salute e si fa a meno di visite specialistiche per disturbi o patologie specifiche (23,1%), a terapie/interventi medici (17,3%), all’acquisto di medicinali (15,9%).
“Dati allarmanti e drammatici. Il fatto che un terzo degli italiani sia in difficoltà con il pagamento delle bollette dimostra da un lato la gravità della situazione economica delle famiglie e dall’altro l’errore fatale commesso dal Governo di aver ripristinato gli oneri di sistema sull’energia e l’Iva sul gas nonostante i prezzi siano ancora ben lungi dall’essere tornati normali”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo l’associazione è necessaria “una riforma fiscale che miri a ridare capacità di spesa a quella metà degli italiani che arriva con difficoltà a fine mese, ad esempio riducendo tutti quei balzelli che colpiscono spese obbligate come le bollette di luce e gas, dalle accise agli oneri di sistema” conclude Dona.
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