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Ubi Banca: partnership con Fabrick per soluzioni di account aggregation e di payment initialization

25 Febbraio 2020 14:48

UBI Banca avvia partnership con Fabrick, società nata per promuovere nuovi modelli bancari in ottica di open banking, per avviare un percorso di sviluppo nel segno dell’innovazione e della condivisione dei dati. Una partnership che consente all’istituto di credito di individuare i trend tecnologici più sviluppati nell’ottica di fornire servizi che rispondano al meglio alle esigenze della clientela. Tramite la piattaforma Fabrick, si legge nella nota, UBI Banca potrà sviluppare, per esempio, soluzioni di account aggregation e di payment initialization.

La funzionalità di account aggregation permette di raggruppare all’interno di un’unica interfaccia tutti i movimenti dei diversi conti bancari di un cliente a cui viene fornito un vero e proprio home banking multi-banca. Attraverso il servizio di payment initialization, invece, UBI Banca, in qualità di terza parte, potrà dare il via, a partire dal proprio home banking, all’inizializzazione di pagamenti da conti che il cliente ha presso istituti terzi. Avendo Fabrick – unica piattaforma attiva in Italia – già sviluppato questi servizi, la collaborazione permetterà a UBI di portare la sua offerta sul mercato in tempi rapidi. A completamento della partnership, la banca ha anche scelto di entrare a far parte del Fintech District in qualità di Corporate Member per realizzare progetti di open innovation con le startup della community che ad oggi sono oltre 140.

“La partnership con Fabrick rappresenta un’ulteriore testimonianza del Gruppo UBI di mantenere una presa diretta sull’innovazione nei servizi bancari”, afferma Marco Cecchella, Direttore Generale di UBISS e Chief Information Officer di UBI Banca. “Negli ultimi anni abbiamo assistito all’ingresso di nuovi attori che hanno influenzato anche le strategie dei più tradizionali protagonisti del mondo del credito: si tratta di uno sviluppo da cui la clientela sta traendo indubbiamente dei vantaggi e crediamo che, in una logica di open innovation, sia necessaria una collaborazione tra le banche tradizionali e l’ecosistema delle fintech”.