News Notiziario Notizie Italia Piazza Affari strappa segno più, maglia rosa per Tenaris

Piazza Affari strappa segno più, maglia rosa per Tenaris

9 Marzo 2018 17:38

Finale d’ottava senza sprint per Piazza Affari che era reduce da tre sedute in convinto rialzo. In chiusura l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,0,6% a quota 22.745 punti. Si tratta del quarto rialzo consecutivo per un saldo decisamente positivo nella temuta settimana post-elezioni. Dopo una prima metà di seduta in affanno, una spinta positiva è arrivata dai dati di febbraio sul mercato del lavoro Usa. A febbraio il saldo delle nuove buste paga statunitensi nei settori non agricoli (non-farm payrolls) si è attestato a +313 mila unità rispetto a +239 mila unità di gennaio (rivisto al rialzo da +200mila). Il consensus Bloomberg era fermo a +205mila. Sotto le attese la crescita dei salari orari (+2,6% a/a) che allenta le pressioni per una Fed più aggressiva sul fronte tassi.

Intanto sulla scena internazionale, al centro dei riflettori restano gli Stati Uniti. Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, sostenuta da una politica protezionista più blanda del previsto e dalla notizia di un incontro tra il presidente americano Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un.

Miglior performer di giornata è stato il titolo Tenaris balzato del 3,63%. Bene anche Leonardo con un balzo del 2% circa. Nuovo scatto di Telecom Italia (+1,09%) con il mercato guarda da vicino l’atteso incontro (il primo) tra l’amministratore delegato del gruppo tlc, Amos Genish, e il fondo Elliott. Secondo quanto riferisce il fondo attivista sarebbe al lavoro e starebbe compiendo analisi per individuare le aree di creazione di valore. Elliott ha precisato oggi che dichiarerà la propria quota di possesso azionario su Telecom Italia nei modi e nei tempi previsti dalla Legge italiana.

Profondo rosso per Salvatore Ferragamo (-1,61%) che ieri ha presentato a mercati chiusi i conti 2017. L’esercizio passato è stato archiviato con ricavi in flessione dell’1,3% a 1.393 milioni di euro, mentre l’utile netto ha evidenziato un calo del 42,4% a 114 milioni di euro. Un risultato, quest’ultimo, inclusivo dell’impatto negativo della riforma fiscale negli Stati Uniti per circa 13 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione ha conferito ad interim i poteri di gestione al presidente Ferruccio Ferragamo, dopo l’addio dell’amministratore delegato Eraldo Poletto.