News Finanza Notizie Italia Piazza Affari non si ferma: exploit di Bper e Banco BPM, giornata no per Enel

Piazza Affari non si ferma: exploit di Bper e Banco BPM, giornata no per Enel

7 Gennaio 2021 17:43

Piazza Affari non si ferma andando dietro ai nuovi rialzi di Wall Street. L’azionario ha confermato oggi l’intonazione positiva dopo la certificazione della presidenza di Joe Biden, presidente eletto alle elezioni presidenziali del 3 novembre scorso, da parte del Congresso degli Stati Uniti. Donald Trump a sua volta ha moderato i toni promettendo una transizione pacifica del potere.

Tra gli investitori domina l’attesa per un nuovo programma di stimolo fiscale più corposo dopo la vittoria in Georgia che consente ai Democratici di raggiungere i 50 seggi su 100 in Senato ottenendo la maggioranza di fatto grazie al ruolo del vicepresidente eletto Kamala Harris che, in quanto presidente del Senato, avrà il voto decisivo in caso di equilibrio.

Il Ftse Mib, reduce dal balzo del 2,4% di ieri, ha chiuso a +0,05% a quota 22.746,08 punti.

Tra i titoli del listino milanese, continua l’exploit di Buzzi Unicem (+3,2% sopra i 22 euro) dopo il quasi +8% della vigilia con il settore costruzioni trainato dalla prospettiva di maggiori investimenti pubblici nelle infrastrutture Usa con la vittoria dei democratici in Georgia. Buzzi Unicem genera il 55% dell’ebitda (2019) negli USA è il principale beneficiario tra i titoli di Piazza Affari del piano infrastrutturale dei democratici Usa.

Tra le banche spicca lo scatto sul finale di Bper arrivata a guadagnare oltre il 6%; molto bene anche Banco BPM con +3%; Tra le big Intesa Sanpaolo segna +1% avvicinando la soglia dei 2 euro. Unicredit ha vissuto una seduta altalenante: dopo essere arrivata a cedere oltre l’1%, il titolo del gruppo di piazza Gae Aulenti ha ripreso a salire (+0,9%) dando così seguito al balzo di +6% della vigilia sulle voci di un maggiore contributo da parte del Tesoro per facilitare l’acquisizione di MPS. In particolare, sarebbe allo studio una cessione di NPE per un valore nominale di 14 miliardi dalla seconda banca italiana ad Amco. Secondo quanto riportato da Reuters, AMCO potrebbe rilevare anche un portafoglio di crediti in bonis ma ad alto rischio di Mps. La cessione di NPE ad AMCO permetterebbe un ulteriore significativo miglioramento dell`asset quality di Unicredit, che passerebbe dal 4,6% del 3° trimestre 2020 all’1,5% circa.

Tra gli industriali riprende la corsa di FCA (+1,8% a 14,78 euro) in attesa della nascita di Stellantis il prossimo 16 gennaio. Giornata altalenante per CNH (+0,2%) dopo i rumor emersi ieri circa colloqui preliminari con i cinesi di FAW Jiefang (produttore di camion col proprio brand e auto in partnership con VW e Toyota) per la cessione di Iveco; altre fonti parlano di interesse per camion e bus (senza mezzi speciali) e una quota di minoranza nella divisione powertrain. Un portavoce di CNH ha confermato che ci sono stati dei colloqui preliminari.

Tra le big si segnala infine la giornata negativa per Enel che ha ceduto l’1,7%.