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Partenza cauta a Piazza Affari, focus su Pil eurozona

30 Gennaio 2024 09:13

Apertura sopra la parità per le borse europee, dopo i rialzi di Wall Street e la sessione perlopiù negativa dei listini asiatici, appesantiti dalla Cina. A Piazza Affari, il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 30.310 punti, con Mps (+1,5%), Iveco Group (+1,25%) e Telecom Italia (+1%) in evidenza, mentre arretrano Saipem (-6%), Moncler (-1%) e Tenaris (-0,6%).

Giornata ricca di appuntamenti macro, in attesa dei market mover della settimana. Il Pil del quarto trimestre della Francia ha evidenziato una stagnazione nel quarto trimestre (anche nel terzo, dopo la revisione) e precede gli omologhi dati sull’economia dell’Italia, della Germania e dell’eurozona che verranno diffusi nel corso della mattinata.

Dati che verranno seguiti attentamente anche dalla Bce per valutare lo stato di salute dell’economia nella regione, nell’ambito delle valutazioni sulla politica monetaria e sulle tempistiche dei tagli ai tassi di interesse. Focus anche sui discorsi dei funzionari dell’Eurotower Vujcic, Lane, Vasle e Nagel.

Nel pomeriggio, sono previsti anche i dati americani sull’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board e il report JOLTS sui posti di lavoro vacanti. In serata arrivano le trimestrali di Microsoft, Alphabet e AMD, oltre a quelle di Pfizer e General Motors in uscita prima dell’apertura di Wall Street.

Nei prossimi giorni, riflettori puntati sulle riunioni di Fed e BoE, i dati sull’inflazione dell’eurozona e le trimestrali delle big tecnologiche di Wall Street, per concludere con i dati americani di venerdì sul mercato del lavoro.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 148 bp, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,7% e quello del Bund al 2,21%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,04%.

Tra le materie prime, il petrolio Brent si attesta a 81,8 dollari al barile, con timori di una nuova escalation di tensioni in Medio Oriente e in attesa del comitato di monitoraggio dell’OPEC+ di giovedì, che non dovrebbe modificare l’attuale politica produttiva.

Sul Forex il cambio euro/dollaro rimane in area a 1,082 e il dollaro/yen scivola a 147,3 yen.