Ftse Mib chiude l’ottava sui massimi a 3 mesi, spread scende ancora. Debacle per Telecom
Piazza Affari incamera un’altra settimana positiva e arrotonda ulteriormente il bilancio positivo da inizio anno. Il Ftse Mib ha guadagnato l’1,22% a quota 19.708 punti, sui massimi da metà ottobre. Il mercato ha cavalcato le indiscrezioni circa progressi nelle trattative tra Stati Uniti e Cina. Sponda anche dal calo dello spread confermatosi anche oggi sotto la soglia dei 250 punti base, sui minimi da settembre. Il rendimento del BTP a 10 anni è sceso fino al 2,70%, livello più basso da maggio.
Da inizio anno il Ftse Mib segna un balzo del 7,55%.
In prima fila Saipem (+3,96%) che si è aggiudicata due nuovi contratti offshore da Saudi Aramco dal valore complessivo di 1,3 miliardi di dollari. I due contratti si riferiscono allo sviluppo di campi offshore a Berri e Marjan, situati nel Golfo Persico, che sono tra i campi offshore più importanti della regione. Tra i migliori anche Leonardo che sale di quasi il 4% dopo che ieri si è aggiudicata una commessa da 293 milioni di sterline per supporto elicotteri Apache del Ministero Difesa UK.
Unica voce fuori dal coro è Telecom Italia arrivato a cedere oltre il 7% a quota 0,4885 euro. Il warning sui conti 2018 e l’addio ai target del piano formulato solo 10 mesi. I risultati preliminari 2018 vedono l’ebitda organico della Business Unit Domestic in calo “mid single digit”. In sostanza una previsione di -5% circa rispetto al low single digit (+2/3%) indicato dal piano Genish in media per il triennio. Il cda di TIM ha così deciso di archiviare gli obiettivi del piano e formulerà un nuovo piano triennale tra poco più di un mese (21 febbraio).