Finanza Una Google italiana? Weagle lancia la sfida

Una Google italiana? Weagle lancia la sfida

30 Marzo 2023 12:38

Weagle: arriva la Google del made in Italy

Parte una sfida tutta italiana ai motori di ricerca: arriva Weagle. Una vera e propria alternativa, pensata e predisposta principalmente per il mondo enterprise.

D’ora in poi, almeno per gli utenti italiani, sarà possibile scegliere qualcosa di diverso rispetto a Google, a Yahoo o ad Aol.

Dietro Weagle vi è una startup tutta milanese, il cui obiettivo è quello di riuscire a conquistare principalmente le imprese. Ma che, soprattutto, promette l’assenza di spam, di fake news e soprattutto senza alcun tipo di profilazione.

Il suo claim, infatti, è: “Senza Weagle, i tuoi dati sono cibo per algoritmi”.

La società è nata nel 2020, da un’idea di Lorenzo Cerrone, ceo fondatore della società, che ha provveduto a costituirla insieme a Pietro Terraneo, Cfo e Co-Founder.

L’alternativa italiana a Google

Weagle potrebbe, quindi, diventare l’alternativa italiana a Google. Ma perché è nato questo progetto?

Intervistato da Il Giornale, Lorenzo Cerrone spiega che l’intuizione di avviare l’attività è nata a seguito dell’individuazione di alcuni problemi riscontrati nella navigazione web per il mondo B2B e per quello connesso al lavoro in generale.

Cerrone ha notato che il mondo dei motori di ricerca – non importa che sia Google o qualsiasi altro – è un mondo unico, non vi è alcuna differenza tra un uso consumer o uno business.

Weagle è nata proprio per dare supporto a chi naviga su internet per affari o lavoro:

l’intento è quello di offrire un’alternativa ai classici motori di ricerca e garantire una navigazione web professionale, sicura e che sia in grado di ottimizzare e far risparmiare del tempo sul web.

Cerrone, nel corso dell’intervista, ha poi aggiunto che “i nostri target sono le corporate, le istituzioni, le grandi aziende, settore giornalistico, consulenza, bancario, ma ovviamente essendo uno strumento di navigazione web miriamo a scalare tutti i settori che fanno della ricerca web un modo importante di lavorare”.

Tra i primi partner della startup milanese ci sono Openitaly, Cisco, Contents.com, Euractiv e Microsoft for startup.

Le intenzioni della società sono chiare e aprono ad una sfida molto importante:

rivoluzionare il modo di navigare, cosa che, oggi come oggi in tempo di attacchi di hacker continui, risulta essere essenziale, soprattutto quando si vuole dare la precedenza alla privacy.

Weagle, cosa offre. La differenza con Google

Cosa differenzia Weagle da Google?

La nuova startup offre una navigazione web sicura al 100%: non ci sono delle fughe di notizie, non vengono violati i dati personali, ma soprattutto non vi è la targhettizzazione e la profilazione delle informazioni per poi venderle ai competitor.

Questi sono i rischi che corrono gli utenti sul web, nel momento in cui non adottano le protezioni adatte.

Il compito di Weagle è di rendere anonimi i dati.

Ma non solo: elimina dal database tutti i dati che sono stati generati.

Accanto a questo garantisce la possibilità ai team di avere un servizio parallelo che permette di gestire i contenuti web.

Come riesce a svolgere concretamente questo compito?

Weagle è, in estrema sintesi, una sorta di filtro tra gli utenti ed il classico motore di ricerca – come è ad esempio Google – a cui Weagle si appoggia, incrociandone diversi.

In altre parole funziona come un’aquila, che studia dall’alto il territorio, prima di raggiungere il proprio obiettivo: Weagle è l’acronimo, infatti, di We are eagle.

Immaginate – spiega Cerrone – una ricerca pulita, senza pubblicità, fatta in parallelo su più motori, che prende il meglio da tutti.

La società sta muovendo i primi passi:

fino ad oggi ha raccolto fondi per 185.000 euro grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e Banca BCC, attraverso due finanziamenti come startup innovativa.

Grazie a questi finanziamenti e ad un investimento di oltre 50.000 del suo fondatore, Weagle riesca ad avere una governance indipendente.